martedì 29 giugno 2010

Topdown: ecco come fare (in italiano)

E' da parecchio tempo che ci penso. Mi sono spesso trovata sul punto di scrivere questo post e poi ho sempre trovato qualche scusa per non farlo. Perché c'è sicuramente gente più brava di me che potrebbe farlo meglio; perché magari non riesco ad essere chiara fino in fondo; perché magari sbaglio qualcosa... Alla fine ho deciso che è ora di piantarla con tutte queste scuse. Io ci provo, e basta. E se qualcosa non va, abbiate pazienza!
Di cosa sto parlando? Della tecnica per realizzare le maglie topdown, senza cuciture.
Voglio illustrarvi quello che sono riuscita a capire e a fare.
Mi ispirerò al libro di Barbara Walker "Knitting from the top", dal quale ho tratto anche i disegni che posterò più sotto.
Il maglione in questione è con le maniche a raglan e lo scollo a V, anche se la V non è proprio a punta, ma tende ad essere squadrata.
Il disegno rende bene l'idea:



E' assolutamente necessario lavorare con i ferri circolari, prevedendo l'uso di più cavi (corti per le maniche e più lunghi per il corpo della maglia) e, superfluo dirlo, la realizzazione del campione che permetta di conoscere la tensione del nostro lavoro.
Detto questo, bisogna prendere le misure. La prima misura da conoscere, indispensabile, è quella del collo dietro. Mediamente, per una donna, si calcolano dai 14 ai 15,5 centimetri (nelle tabelle inglesi troverete 5,5/6 inch). Questa è la misura base che ci permette di calcolare il resto. Per le maniche si deve calcolare 1/3 della misura del collo (es. se il collo è 15 cm, 1/3 = 5 cm). Calcolando i punti del nostro campione sapremo a quanti punti corrisponde questa misura (che ora è 25 cm). Ai punti che ci risultano dobbiamo aggiungerne altri 6. Questo numero è dato da 4 punti che sono quelli che formano la linea obliqua che separa il corpo dalle maniche, sia davanti che dietro (e sono appunto 4) e gli ultimi due sono l'inizio della nostra scollatura.
Vi consiglio vivamente di leggere questo post con ferri e lana in mano e provare, seguendo passo passo, perché è più facile a farsi che a dirsi.
Per comodità facciamo un esempio pratico.
Ammettiamo che la misura del dietro del collo sia 30 punti, ne dobbiamo agiungere altri 10 per la manica dx e 10 per la sx, arrivando così a 50. Mettiamo su anche gli ulteriori 6 punti per un totale di 56 punti, che sono così ripartiti: 1 punto per il davanti, 1 per la linea di demarcazione tra davanti e manica sx, 10 punti per la manica sx, 1 punto per la linea di demarcazione tra manica sx e dietro, 30 punti per il dietro, 1 punto per linea demarc. tra dietro e manica dx, 10 punti per la manica dx, 1 punto per linea demarc. tra manica dx e davanti, 1 punto per il davanti. Totale 56 punti. Ci siamo? Bene.
Per il momento si lavora in piano, senza chiudere il lavoro, cioè con ferri di andata e ritorno. Si lavora un ferro a rovescio per il rovescio del lavoro. Per i prossimi giri, all'incirca tra i 5 e i 7,5 cm, è necessario aumentare 10 punti SUL DIRITTO DEL LAVORO, distribuendoli così: un aumento ogni primo e ultimo punto del lavoro (cioè i due lati della scollatura davanti) e un punto prima e dopo ogni linea di demarcazione tra le parti del lavoro.
Un altro disegno può aiutare a capire meglio:

I puntini indicano gli aumenti, mentre le barrette verticali sono i punti con la direzione del lavoro.
Il mio consiglio è di delimitare gli aumenti con dei segnapunti. Potete scegliere il tipo di aumento che preferite. Il classico YO (yarn over) cioè il filo gettato crea un bell'effetto decorativo. Si forma una serie di buchini con un punto lavorato in mezzo molto carino. Altrimenti potete scegliere voi il tipo di aumento che preferite.
Si prosegue fino a che la lunghezza del dietro è tra i 5 e i 7,5 cm. A questo punto è bene provare il lavoro indossandolo. Se la lunghezza dello scollo arriva sotto la gola (e vi va bene questa misura) è ora di unire i ferri e lavorare in tondo. Qui bisogna fare un rapido calcolo. Si contano i punti del dietro, poi si contano quelli delle due sezioni del davanti. La differenza tra il davanti e il dietro corrisponde al numero di punti da avviare tra le due metà del davanti formando così quella V un po' squadrata di cui parlavo all'inizio.
Mi permetto una piccola divagazione. Io amo le scollature un po' profonde, quindi lavoro per più di 7,5 cm. continuando anche ad aumentare perchè sono piuttosto abbondante di seno e pancia e voglio che il mio davanti sia"comodo" quindi non aggiungo altri punti tra i due davanti, lasciando una V piuttosto a punta.
Una volta unito il lavoro, si prosegue lavorando in tondo e continuando gli aumenti, UN GIRO SI E UNO NO. Attenzione, perché bisogna continuare con la distanza di prima. Ora non abbiamo più diritto e rovescio, lavorando in tondo, perciò ci vuole un po' più di concentrazione.
Si lavora così fino ad arrivare alla punta della spalla. In genere la linea diagonale che separa le parti della maglia misura tra i 25 e i 27,5 cm. ma è sempre meglio provarsela addosso (il vantaggio dei ferri circolari in questo caso è unico!).
Adesso si lasciano in sospeso i punti delle maniche mettendoli su dei cavi e si prosegue lavorando il corpo della maglia. La Walker consiglia di lavorare prima le maniche, come si vede dal disegno
ma a dire il vero io mi sono trovata meglio facendo il contrario. A voi la scelta. Qui torna in scena il nostro campione perchè è quello che ci permetterà di stabilire quanti ferri lavorare per arrivare alla lunghezza desiderata e se inserire aumenti o diminuzioni in base all'aderenza del maglione.
Finito il corpo, si riprendono le maniche, una alla volta, e anche qui, grazie al campione, potremo facilmente distribuire le diminuzioni per arrivare ad avere il polsino nella misura desiderata.
Ecco fatto, spero di esservi stata d'aiuto. Ci avevo già provato, qui, qualche tempo fa, ma forse così è un po' più chiaro.
Fatemi sapere se vi è servita questa chiacchierata, perché, se e quando riuscirò a tradurre anche lo schema per altri modelli, potrò pubblicarli.

39 commenti:

  1. Bravissima Elena, sei stata chiarissima e come ti dissi nel precedente post che avevi scritto sull'argomento trovo molto interessante la proporzione fra collo e maniche...io finora procedevo ad intuito :)

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  2. Io non me ne intendo ma per me sei stata chiarissima.Non farti troppe domande e posta tranquillamente, ma non lo vedi che siamo qui ad aspettare le tue creazioni?
    Un bacione!

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  3. Grazie Elena, io non è che ami i ferri circolari, ma odio ancora di più le cuciture, soprattutto le mie che spesso non sono così invisibili.Forse con il fresco mi lascerò tentare dalle tue chiarissime spiegazioni.Brava.

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  4. @ ariarossa: grazie a te. Ricambio l'abbraccio.

    @ tzugumi: bentornata! Il tuo parere è prezioso vista la tua esperienza col topdown. In effetti la proporzione da quel che ho capito, rimane invariata per tutti i modelli e aiuta quando si vuole inventare un capo...

    @ simona: aspetta solo che finisca di ricamare le tende che mia sorella aspetta da un anno (sic) e poi vedrai che ti combino... ho un sacco di idee per la mente che mi ci vorranno due o tre vite per realizzarle tutte...

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  5. @ silvia: anche le mie cuciture sono sempre state un disastro. Così le evito anche nelle maniche, che lavoro in tondo pure loro... una goduria!

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  6. questa spiegazione è stata molto dettagliata e chiara...anch'io devo dire che finora ho proceduto d'intuito!

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  7. Ciao Elena! bella iniziativa quella di spiegare in maniera cosi' dettagliata. Ti metto sul mio blog cosi ti tengo seguita meglio. Ciao Gina

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  8. Elena sei un mito!!! già mi ero stampata, salvata e archiviata la tua chiaccherata della volta scorsa... voglio provarci con questo benedetto top-down ma trovavo solo istruzioni in inglese, chiaramente!!
    ma ora grazie a te non ho più scuse!!!

    grazie, grazie grazie per le spiegazioni chiarissime e i disegnini!! e se ho problemi so a chi chiedere :-)

    baci e buon week-end
    eli

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  9. Mille volte grazie elena! In questo periodo cercavo proprio chiarimenti su questa lavorazione perché avrò il piacere di preparare dei capi per neonato e vorrei fare dei golfini topo down. Sei stata preziosa!
    Buon fine settimana!
    Rosa

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  10. stavo proprio qualcosa che mi spiegasse come ottener euno scollo a v. ho appena finito il mio primo maglione (per complicarmi la vita l'ho fatto con i ferri circolari e top down seguendo un modello confusionario in inglese, ma è l'unico che avevo trovato per un adulto), ora punto a farne un secondo che sia più "accurato" (quello appena terminato lo considero più una prova che un lavoro perfetto) e quindi volevo farlo con lo scollo a v. proverò a seguire le tue istruzioni, ti ringrazio!

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    1. in effetti anche io sto cercando da tempo una spiegazione in italiano per un maglione da uomo a V per ferri normali
      niente da nessuna parte :-(

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    2. anche il libro cui si è ispirata Elena è in inglese?

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  11. è da tanto che mi voglio cimentare in questa nuova tecnica ma vorrei fare un cardigan porto la taglia 46 mi puoi dare una dritta grazie la mia mail è scol57@libero.it non pubblicare la mail

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  12. Grazie mille Elena,

    Sto faccendo un Top down "istintivo", perchè non trovavo delle spiegazioni comprensibili. Leggendo il tuo post ho già trovato diverse risposte, sta sera con i ferri in mano,capirò anche il resto.

    Grazie di cuore

    Manuela

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  13. Oh ecco finalmente una spiegazione idonea ad una principiante come me. Non mi sono mai azzardata a fare una maglia top down perchè non avevo la spiegazione adatta ma grazie a te la posso finalmente fare con il filato della Schoppel Zauberball (la conosci questa lana?) che mi hanno regalato i miei parenti di silandro in alta val venosta quando sono andata a trovarli la scorsa estate. Grazie

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    1. Sono contenta che le mie spiegazioni siano chiare e utili. Ci speravo proprio...
      Aspetterò di vedere le foto del tuo lavoro.
      Il filato che hai citato lo conosco di fama, ma purtroppo non l'ho mai lavorato. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi, una volta provato.

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    2. Elena non esiste un libro in italiano al riguardo? grazie

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  14. grazie di tutto Elena,grazie a te sono riuscita a capire come iniziare un lavoro top-down!
    tutti i siti e i gruppi di lavoro top-down presuppongono una conoscenza pregressa del lavoro con i ferri circolari ed una certa praticità..
    io con le tue spiegazioni sono andata benissimo.
    adesso mi cimento con le maniche, a nche se non so' come fare per le diminuzioni e la loro proporzione...
    grazie comunque e ti seguiro'.un abbraccio
    gilda

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    1. Grazie a te, sono contenta di sapere che i miei suggerimenti sono utili. Per le maniche io mi regolo misurando la circonferenza del braccio all'altezza dell'ascella, poi quella al gomito e al polso. MisuroS la lunghezza del braccio e col il campione dei punti e dei ferri che ho in 10 cm faccio i calcoli. Sapendo quanti punti ho per la manica, quanti ne devo avere al polso e quanti ferri devo lavorare, vedo ogni quanti ferri diminuire.

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    2. grazie Elena, sei sempre cosi' disponibile!
      vorrei sapere quante maglie aumentare sotto il giro manica, prima di procedere col corpo del lavoro.
      poi mi chiedo se sia opportuno ed inche proporzione sagomare il corpo...
      grazie sempre
      gilda

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    3. Io aggiungo dai 10 ai 14 punti per il sotto manica, solitamente. Poi se la manica tende ad essere larga li diminuisco progressivamente nei primi giri di lavorazione.
      Il corpo lo sagomo sempre, ma non mi baso su proporzioni standard, bensì sulle misure di chi deve indossare il capo. In pratica a partire dall'ascella fino alla vita diminuisco i punti necessari per ottenere la misura della circonferenza vita + 5/7 cm (che sono quelli che permettono una buona vestibilità), dalla vita al fianco aumento progressivamente per ottenere la misura giusta.

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    4. carissima buongiorno, sempre a chiedere spiegazioni..
      sto eseguendo la "sciancratura del cardigan top-down, ma mi sono accorta di aver ricavato un bozzo, cioè una bombatura...forse c'e un metodo per effettuarle e farle degradare dolcemente senza bombature?

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    5. Devi probabilmente distanziarle di più. Vanno ripartite equamente nella lunghezza del cardigan

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    6. Devi probabilmente distanziarle di più. Vanno ripartite equamente nella lunghezza del cardigan

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  15. Elena ciao sono profana del top down voglio fare una maglia sulle mie misure a maniche lunghe aperta sula davanti e lunghetta dove guardare???

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    1. Credo che Emma Fassio abbia pubblicato un libro in italiano sul topdown. Prova a cercare in Internet, dovresti trovarlo. Io non l'ho preso e non conosco il titolo

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    2. si trova anche su Amazon oppure sul sito della -Feltrinelli LA MAGLIA TOP DOWN

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    3. Il libro di Emma io non ce l'ho, a dire il vero, ma credo che sia una base utile per chi vuole cominciare

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  16. buongiorno Elena, posso chiederti se hai una traccia per cominciare ad imparare il metodo contiguos, cioè il la manica a giro?
    poi vorrei chiedrti come usi i ferri accorciati per sagomare il punto seno, dato che sono piuttosto abbondante?
    grazie
    ti aspetto

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    1. Mi dispiace ma il metodo contiguous non lo uso e non saprei darti indicazioni. Hai provato su ravelry?
      Spiegarti i ferri accorciati in poche parole è piuttosto difficile. Ho trovato molto utile il libro "Little red in the city" di Ysolda Teague. E' spiegato molto bene e chiaramente. Potresti cominciare da lì

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    2. grazie! ma il libro è scritto in italiano?

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    3. tu conosci l'inglese?
      io provero' col traduttore di google!

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  17. Ciao! Solo un piccolissimo intervento per dirti un GRAZIE! chiaro e forte. Mi sto cimentando solo adesso con la tecnica top down e mi stavo documentando con non poche difficoltà...quando sono arrivata al tuo post mi si è finalmente accesa la lampadina! Chiaro, chiarissimo ed esauriente! Ancora grazie di cuore per avere condiviso la tua abilità. Ti abbraccio.
    Laura

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    1. Grazie a te Laura! Questa è proprio la versione base del topdown. Ti accorgerai, lavorando, che ci sono tecniche per migliorare la vestibilità, ma se sei alle prime armi è controproducente complicarsi la vita. Buon lavoro!

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  18. Ho iniziato un maglioncino usando questa formula, poi ti farò vedere il risultato!

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I vostri commenti sono preziosi per me. Lasciano una traccia tangibile del vostro passaggio e contribuiscono a rinsaldare l'amicizia. Grazie dunque per tutto quello che scrivete.

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