Per la verità neanche questo è il momento giusto, ma comincio a pensare che se continuo ad attendere passi troppo tempo.
Di cosa mai vorrò parlare? Nessun mistero, ecco qui:
il 25 aprile è arrivata a casa nostra Emily, una gattina tricolore di 7 mesi.
Il 2 marzo, come molte di voi si sono accorte dalle didascalie sotto le foto a destra, la nostra Stella ci ha lasciato.
Aveva un tumore al polmone, più di un anno fa le avevano dato un paio di settimane di vita ma lei, da tigre lottatrice quale era, è riuscita a stare (abbastanza) bene per un anno esatto. Il 2 marzo 2013 le hanno diagnosticato la malattia, il 2 marzo 2014 se ne è andata.
E' stato un grande dolore per tutti noi.
La sua presenza però ci ha fatto capire che la nostra è una famiglia accogliente e che, asciugate le lacrime, c'era spazio in casa per un altro felino.
Così ci siamo nuovamente rivolti all'associazione animalista da cui avevamo preso Stella, ed ecco che Emily è entrata in casa.
E' entrata ma... da allora non l'abbiamo quasi vista!
E' una gattina timidissima, spaventata e non ancora abituata al contatto con i bipedi.
Arriva da una fattoria del lodigiano, dove era randagia insieme ad altri gatti.
E' stata presa, sterilizzata e affidata a noi nel giro di meno di un mese.
Questi passaggi, comprensibilmente, l'hanno traumatizzata.
Bene, cioè male, è dal 25 aprile che lei di giorno vive rintanata e nascosta sotto il mobile della cucina.
La sera e la notte, quando la casa è silenziosa, esce, mangia, gioca come tutti i cuccioli del mondo, ma di giorno niente.
Se ci si avvicina alla sua "tana" soffia, perché non vuole che la tocchiamo e in effetti nessuno è ancora riuscito a darle una carezza come si deve, solo qualche fugace e velocissima toccatina sulla zampa, ma lei si ritrae immediatamente.
Da tre sere a questa parte ha cominciato a uscire e mettersi sotto il tavolo quando vede che le preparo le ciotole con il cibo umido, perché i croccantini li ha a disposizione tutto il giorno ma li mangia solo se non c'è nessuno in casa.
Si è abituata subito alla cassetta, che però dobbiamo lasciarle nei paraggi perché, almeno di giorno, lei esce velocissima, fa quel che deve fare, e ritorna a nascondersi immediatamente.
Abbiamo provato a tentare di stanarla con i giochi, con il cibo, parlandole dolcemente... Niente. Di fatto tentiamo di ignorarla perché non si senta "pressata".
Direi che stiamo lavorando attivamente, tutti e cinque, sulla nostra pazienza. Ce ne vuole davvero tanta.
A volte è frustrante. E' vero che non si prende un animale per la propria soddisfazione, ma dispiace tanto sapere che, a causa della sua paura, si sta perdendo un mondo di coccole, giochi, affetto che invece è a portata di zampa!
Fra una decina di giorni dovrebbe arrivarne un'altra, si chiama Sophie e probabilmente è la sua mamma, visto che ha due anni e viene dalla stessa cascina, ma di lei vi parlerò quando sarà arrivata.
Speriamo che l'aiuti e che non sia un ulteriore trauma, altrimenti mi sa che Emily la potremo vedere solo così
Emily al gattile - aprile 2014 |
Così come Stella ci ha insegnato a non lasciarci abbattere, a vivere ogni giorno godendo quel che abbiamo, Emily ci sta insegnando che non si può avere tutto quel che si vuole quando lo si vuole. Che i nostri piani vanno sempre e comunque messi alla prova e che quando si vuole bene lo si fa, e basta. Senza aspettarsi nulla in cambio.
Speriamo, però, che prima o poi si lasci conquistare dalla fiducia e dall'affetto. Tutti, lei compresa, ne ricaveremo un gran bene!
povera bimba, si sentira' impaurita e spaesata, speriamo si abitui perche' e' vero a noi piace molto fare le coccole
RispondiEliminaGià, speriamo si abitui. Non è bello che viva impaurita...
Eliminasicuramente diventerà anche lei coccolona, certo ha bisogno dei suoi tempi, visto tutto quello che ha passato....
RispondiEliminaMi dispiace per Stella e ti capisco visto che sto vivendo con la mia Birba una situazione simile....
Sono veramente dispiaciuta che Birba stia passando un periodo così difficile, e voi con lei.
EliminaAbbiamo scelto di non accanirci con Stella e l'abbiamo aiutata con rimedi omeopatici fino alla fine. Se ne è andata serenamente, il venerdì pomeriggio ha cominciato a rifiutare cibo e acqua e la domenica mattina è morta.
Ti abbraccio forte e ti sono vicina
Ho letto il post dopo averti fatto delle domande sul mio blog. Vista così sembra molto difficile, ma credo che l'importante sia non mollare e sperare che l'altra gattina, se sarà più serena con voi, l'aiuti a vincere la diffidenza. Certo che è proprio carina con il suo manto tricolore. Ti seguirò per vedere come procede. Un abbraccio!
RispondiEliminaTi ho risposto sul tuo blog. Sarà una coincidenza ma oggi, dopo che ho scritto questo post, ha deciso che poteva fidarsi a sdraiarsi nella cesta che le abbiamo preparato in cucina. Certo, se qualcuno entra nel locale e la guarda, immediatamente si nasconde, ma credo che sia un progresso!
EliminaSperiamo in bene...
per esperienza ti posso dire che i gatti che impiegano tanto tempo a decidere di fidarsi di te sono quelli che ti donano l'amore più incondizionato, perchè hanno deciso dopo averci riflettuto per bene. datele tempo, datevi tempo.
RispondiEliminaun abbraccio
susi
Spero tanto che impari a fidarsi e a volerci bene.
EliminaNoi gliene vogliamo già, e tanto!
Mi fa tenerezza vederla spaventata, vorrei poterle dire "tranquilla, non hai nulla da temere"...
Elena ti chiedo scusa se non ti ho scritto per la tua Stella, son poco assidua nei blog ultimamente, non è stato un bel periodo. Ti dico adesso che mi dispiace per Stella e dirò una preghiera per lei. Per Emily credo ci voglia tempo....non è facile abituarsi ad una bita così diversa da quella che viveva in precedenza, son sicura però che il vostro amore vincerà le sue paure. Un abbraccio. Silvia
RispondiEliminaCara Silvia, mi dispiace leggere che stai passando momenti difficili. Ti auguro di cuore che le cose si risolvano nel modo migliore possibile.
RispondiEliminaNon ho scritto nulla di Stella, a suo tempo, quindi non ti devi scusare, ti ringrazio per la vicinanza.
Ieri Emily ha dormito durante il pomeriggio nella cesta in cucina, se ne va se noi entriamo nella stanza, ma almeno è uscita dal suo nascondiglio...
Un'amica un giorno ci ha detto: "Apprezzo particolarmente le persone che amano i gatti, perchè non sono animali facili, e talvolta non ricambiano l'affetto che diamo loro con la stessa facilità dei cani, per cui chi riesce nonostante questo ad amare un micio dimostra una grande sensibilità".
RispondiEliminaEmily ci sta insegnando proprio questo: ad essere pazienti, come dici tu, a non pretendere tutto subito, a rispettare i tempi e la sensibilità dell'altro, anche se non lo capiamo fino in fondo... e l'affetto che già le portiamo ci ricorda che l'amore è davvero gratuito e incondizionato: non le vogliamo bene perchè è una micina che ci riempie di soddisfazioni, le vogliamo bene perchè è la nostra micina. Punto.
E sono sicura che quando lo capirà, non potrà che ricambiare...