domenica 22 giugno 2014

Disastri e dintorni

Non so se anche a voi capitano i periodi "no", quelli che sembrano velati di grigio, quando non ce n'è una che funzioni come si deve...
Io sono in uno di quei periodi.
Niente di grave, per fortuna. Nulla di irrimediabile, grazie al cielo. Ma una serie di piccoli, noiosi contrattempi e fastidi che stanno mettendo a dura prova il mio proverbiale ottimismo.
Vi ho parlato nel post precedente dei problemi con la nuova gattina. Siamo sempre lì, non ci si schioda da quella situazione. Fra tre giorni saranno due mesi che è con noi e ancora nessuno è riuscito non solo a toccarla, ma nemmeno a guardarla. Nel senso che se si accorge che la stiamo guardando, scappa impaurita. Per di più ha cominciato a farmi la pipì sul divano, nonostante in casa ci siano due lettiere che lei riconosce benissimo e che usa entrambe :-(
La seconda gattina, Sophie, ancora non è arrivata perché da quando abbiamo deciso di prenderla, ha avuto una serie di problemi di salute che ne hanno tardato l'arrivo: gastroenterite, panleucopenia felina, poi le hanno trovato il soffio al cuore, è stata sterilizzata, continua a vomitare... Qualcosa mi dice che il suo arrivo è più difficile di quel che pensassimo.
E siamo a quota due (problemi).

Per il mio compleanno, in aprile, mi sono comprata un telefonino nuovo. Niente di esagerato, mi bastava che andasse in Internet per ricevere la posta e mi desse la possibilità di avere What's app. Sbagliato pure quello!
Da quando l'ho preso non funziona. Non si collega se non poche ore al giorno, si blocca e fa quello che vuole. E' già stato in assistenza due volte, dove non fanno altro che scaricare aggiornamenti, e per il resto è sempre uguale. Anche la tecnologia è stata un buco nell'acqua e così siamo a tre...

Per risollevarmi il morale ricorro ad un rimedio sempre efficace: avvio un lavoro a maglia!
Ho iniziato e finito a tempo di record il vestito per la Cresima di Sara, il prossimo 11 ottobre.
Ho acquistato la lana Mistral della Sesia, bianca. Un filato semplice che apprezzo molto. L'ho abbinato ad un filo di sottilissimo mohair lilla che ho in casa (regalo di un'allieva generosissima!) e mi sono lasciata ispirare dall'abito Ballerina dress per realizzare qualcosa di simile. Ho totalmente modificato il punto della gonna e per il corpino mi sono basata sulle misure di Sara, quindi senza seguire lo schema, che non ho nemmeno acquistato.

Soddisfattissima sono arrivata in fondo ai vari pezzi prima del previsto. Come prevedono i sacri testi ho bagnato le varie parti del vestito, le ho puntate su una superficie rigida per bloccarle.
Sapendo di dover cucire ho avuto la buona idea di sovrapporre dietro e davanti, tenendo i diritti del lavoro uno contro l'altro, per tirare alla stessa maniera, sicura, così, di non avere sorprese al momento della cucitura. Sarebbe stato davvero brutto accorgersi, che so, di aver bloccato in modo diverso la gonna e averne quindi una più lunga dell'altra.
Per un eccesso di scrupolo l'ho messo ad asciugare sul balcone solo nelle ore in cui non c'era il sole e per di più protetto dalla tenda. Ma... non è bastato!
Quando ho ritirato il mio lavoro mi sono accorta che la luce ha comunque ingiallito tutto il davanti, che era la parte esposta all'aria!
Si è ingiallito anche il dietro, ma solo nel pezzo corrispondente alla scollatura del davanti. La luce è passata perché non c'era il resto del vestito a proteggerlo.
Mi è caduto il mondo addosso :-(
Anche la maglia mi si rivolta contro!
Ho provato a metterlo a bagno nel latte, rimedio antico ma efficace (speravo) e invece non è stato risolutivo.
Ho già rifatto il pezzettino del dietro. Ora dovrò armarmi di coraggio e pazienza e rifare TUTTO il davanti. C'è di che entrare in depressione, vero?
La mia speranza è che al negozio abbiano ancora tre gomitoli di lana Mistral dello stesso bagno (io ne ho avanzati due e mi basterebbero). Altrimenti... Sara farà la Cresima con un vestito acquistato in negozio!
Come ultima chance tenterò con il famoso "sbiancalana" nella speranza che il lilla non faccia a sua volta qualche scherzetto.
Se avete suggerimenti, sono ben accetti, oppure è gradita anche una pacca sulla spalla. Pat pat, snif sniff...
La mia nonna diceva "se a un problema c'è rimedio, perché ti disperi? E se a un problema non c'è rimedio, perché ti disperi?" e non aveva tutti i torti, ma stavolta faccio proprio fatica a mettere in pratica il suo consiglio.
Alla prossima, più rosea (spero)!

8 commenti:

  1. ..cerca di non pensare ....... "alle cose sbagliate"..... ti auguro una buona domenica! ciao

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    1. Ci proverò, anche perché alla fine non mi piace per niente essere in questo stato. Reagirò! Un abbraccio

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  2. Uffa che periodaccio! Passi il telefonino, ma i mici e il vestito! Dai, un bel respiro e rimettiti all'opera, non farti scoraggiare!
    Un abbraccio infondi energia fortissimo!!!!

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    1. Cara Tzu, l'abbraccio infondi energia è arrivato e ha fatto il suo effetto. :-)
      Non si può farsi abbattere dalle avversità, vero? E allora via, ferri in mano e si riparte!

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  3. I periodi no capitano a tutti... credo che non siano solo inevitabili, ma anche utili per farci apprezzare poi di più quelli sì, dove va tutto a gonfie vele (perchè, sì, sfido i pessimisti a dire che non ne capitano mai...).

    Basta solo aspettare che questo periodaccio passi (se ne andrà da solo...) ma nel frattempo puoi scegliere se indossare la Maglia della Depressione, o un rossetto nuovo! ;)

    Il mio consiglio? Mp3 con della buona musica (vietatissimo De Andrè!!), un pomeriggio di sole e un po' di sferruzzo al parco (ovviamente non il vestito da rifare, ma rigorosamente un progetto nuovo!)... =)

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    1. Come "vietatissimo De André"???? Ma se lui e Guccini sono i miei miti, gli unici che ascolto depressione o no?
      Come si vede che siamo di due generazioni diverse :-)
      Come ti ho detto ieri, basta piangersi addosso. Non mi sopporto più con quest'aria lugubre e funerea. Adesso mi devo dare una mossa!
      Intanto il cappotto rosso sta venendo bene... questo lo asciugherò rigorosamente in casa (a costo di far uscire voi per mancanza di spazio) e poi non sono io quella che dice sempre che... "domani è un altro giorno"?

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  4. Ciao Elena, sono indietro con la lettura dei tuoi post, ero al mare.....Ho sentito mia mamma, depositaria di una cultura lanosa da più di 50 anni (ne ha 73, quindi...). Ai suoi tempi si metteva tutto a puccio nello sbiancante per lana (tutti i pezzi, per non fare prendere strane punte di bianco ai vari pezzi del capo) e poi si faceva asciugare all'ombra. Non so cosa tu abbia fatto nel frattempo, spero davvero che il problema si sia risolto.
    Per il resto, non prendertela....capitano questi strani periodi. Molto innervosenti, in effetti. Ma meglio questi che cose più gravi! Un abbraccio e fammi sapere per il vestito....mi spiacerebbe dopo tutto quel lavoro, vederlo rovinato....

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    1. Alla fine ho scelto la soluzione drastica: ho rifatto tutto il davanti.
      Ora è bagnato, insieme al dietro, disteso ad asciugare rigorosamente in casa e avvolto da un asciugamano, così non vede neanche la luce della lampadina :-)

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