Per festeggiare la fine dell'anno scolastico, ieri siamo andati, con i compagni di classe di Sara, all'Acheopark di Boario Terme.
Eravamo solo io e lei, purtroppo, perché Renato aveva un altro impegno e le ragazze, come potete ben immaginare, hanno declinato l'invito.
Siamo partiti alle 7.30, gasati nonostante la pioggia che ci ha accompagnati per tutto il viaggio. Però, appena arrivati a destinazione, ha smesso di piovere e nel pomeriggio è persino comparso il sole.
E' stata una bella esperienza. I bambini si sono divertiti tantissimo! Quest'anno il programma di storia prevedeva proprio lo studio del Paleolitico e del Neolitico e lì hanno davvero visto con i propri occhi come era strutturato e costruito un villaggio preistorico.
Le guide sono state davvero in gamba. Siamo stati divisi subito, i bambini con un'accompagnatrice, gli adulti con un'altra e abbiamo fatto il percorso in senso inverso, trovandoci poi a metà strada.
Il parco è ricco di spunti. Abbiamo visto il primo tipo di riparo dell'uomo preistorico, semplici frasche e/o pelli appoggiate a rami, sistemate sotto un costone di roccia, abbiamo visto le capanne costruite con paglia e argilla, le palafitte, abbiamo visitato una grotta dove sono state riprodotte le pitture rupestri (quelle originali della val Camonica erano piuttosto distanti e abbiamo preferito evitare altro giro in pullman con i bambini).
All'interno delle capanne l'"arredamento" riproduceva quello preistorico. Pelli di animali, vasi di terracotta, un telaio, attrezzi e punte in legno e selce.
Per i bambini è stato davvero un tuffo nel passato, in quello che hanno studiato ma che sembrava loro così lontano.
La parte più bella, però, è venuta nel pomeriggio, quando hanno partecipato ad una serie di laboratori. Cominciando dal tiro con l'arco, nel quale poi si sono cimentati anche i papà (scarsi...) e le mamme (cacciatrici migliori!), passando poi alla lavorazione del rame, un semplice dischetto che hanno modellato a forma di ciotolina con l'aiuto di un sasso e un tronco scavato a coppetta per dare la forma.
Successivamente hanno usato il trapano (mi pare si chiami ad arco) per forare il legno, e che impegno ci hanno messo!
Hanno macinato il grano con macina e macinello in pietra: una faticata!
Hanno riprodotto un'incisione su un foglio di carta solo con l'uso delle dita e delle foglie e alla fine hanno modellato un ciondolo d'argilla.
Hanno più volte attraversato lo stagno a bordo di zattere mosse dalla forza delle braccia, tirando una corda (in questo i papà sono stati impagabili!) e si sono cimentati con il labirinto.
Alla fine siamo tornati stanchi morti ma veramente contenti!
Stamattina Sara ha voluto vedere un filmato su Otzi, l'uomo di Similaun di cui hanno parlato le guide ieri e che ha stuzzicato la sua curiosità. Quindi posso dire che l'obiettivo della nostra gita è stato centrato in pieno!
Sul pullman io ho persino lavorato a maglia (gita o non gita, i ferri li ho sempre con me!)
Nota negativa: oh yes! Ho lasciato a casa la macchina fotografica. Pioveva e pensavo che non saremmo riusciti a fare granché. Così dovrò contare sul buon cuore degli altri genitori che mi manderanno le foto appena possibile :-(
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