Piccole donne... ricamano

Prendo spunto dal romanzo che, ai miei tempi, tutte le ragazze "dovevano" leggere e parlo di "Piccole donne" e "Piccole donne crescono". Qualcuna di voi, con qualche anno sulle spalle, se li ricorda? Come non appassionarsi alle vicende di queste sorelle, della loro famiglia? La mia preferita era Jo, così dinamica, anticonformista, forte.

Scusate la divagazione, in realtà quello di cui vi parlerò ora non c'entra niente, a parte il titolo parafrasato...

Dopo Anna, che è la soddisfazione materna in quanto a lavori manuali, ora anche Sara si è cimentata con ago e filo.

Abbiamo ritrovato in fondo ad un cassetto un quadretto di quelli da ricamare a mezzo punto, vecchio di anni e lei ha deciso che era ora di imparare...

Eccola qui, alle prese con i quadretti.

Con mio grande stupore devo dire che è bastato farle vedere due o tre punti perché poi si arrangiasse da sola. Non ne ha sbagliato uno. Neanche quando arrivava in fondo alla riga e doveva fare il ritorno. Che dire? Promette bene. L'orgoglio materno è già alle stelle!

Ha già detto che vuole imparare a lavorare a maglia ma il problema è che è mancina! Come lavorano a maglia i mancini? E come glielo spiego? Qualcuno mi sa aiutare? Mi spiacerebbe bloccare sul nascere la sua "vena artistica e creativa".

Ora rimane solo Benedetta che, da parte sua, non ne vuole sapere di ferri, uncinetti, aghi ecc. ecc.

Niente, i lavori manuali proprio non li degna di uno sguardo. In compenso, ad onor del vero, passa ore a disegnare. A matita, rigorosamente in bianco e nero, ma devo dire che, pur essendo un'autodidatta, se la cava proprio bene. Se mi dà il permesso un giorno o l'altro vi faccio vedere i suoi lavori.