La maglia di Pasqua

Giusto in tempo per il rientro di Anna da Trieste, ho terminato la sua maglia Five Dollars in Paris... nearly.
Mi sono ispirata allo schema originale, apportando però delle modifiche sostanziali, di cui vi ho parlato in precedenza.
La cosa della quale sono veramente molto, ma molto soddisfatta è stata la lavorazione delle maniche.
Ho sperimentato, anche qui con modifiche, la tecnica suggerita da Barbara Walker nel libro "Knitting from the top" e il risultato è quello che volevo.
Le maniche "girano" bene intorno al braccio, pur non avendo cuciture.
Il pull calza a pennello, grazie anche ai ferri accorciati che ho lavorato sul seno e alle diminuzioni e aumenti che ho inserito nella parte centrale sia davanti che dietro.
Il filato utilizzato, Noble della Holst Garn, con il 5% di cachemire, mi è piaciuto. Non è assolutamente peloso e non fa pallini, anzi, l'ho trovato piuttosto "secco" ma non ruvido. I colori, che a prima vista non mi dicevano molto, una volta abbinati si sono rivelati una scelta giusta.
Ho utilizzato i ferri n. 2,75, se proprio devo trovare una pecca, ma in fondo è vero che preferisco lavorare con i ferri piccoli. In genere oltre il 4.5 non li prendo in considerazione, quindi chi è causa del suo male...
Un problema l'ho trovato, e non sono riuscita a risolverlo, lavorando le pinces sul davanti. Dovendo inserire parecchi ferri accorciati per la misura del seno, la riga bianca in corrispondenza si è alzata parecchio. Ma dato che sui fianchi e dietro la misura è la stessa, non potevo inserire il colore contrastante. Probabilmente, anzi, sicuramente, è una tecnica che non utilizzerò più nelle maglie a righe, anche se non so come risolvere il problema, visto che i ferri accorciati sono indispensabili per una buona vestibilità del capo. Rinuncerò alle righe!

Di una cosa, in particolare, sono molto contenta: Anna non l'ha mai provato. Era a Trieste e io l'ho lavorato basandomi solo e soltanto sulle misure che le avevo preso prima di partire. Per una che non ama la matematica e i numeri, come me, è un bel risultato!