martedì 1 aprile 2014

Il corso di Tanya

Quando, qualche anno fa, ho scoperto i ferri circolari e con essi la possibilità di lavorare in tondo, senza cuciture, a partire dall'alto del capo (topdown) mi si è aperto un mondo.
Credevo di aver finalmente raggiunto la perfezione del lavoro a maglia. Basta cuciture! Le odiate, odiatissime cuciture e rifiniture.
Smontare un capo dai ferri e poterlo indossare immediatamente mi sembrava la realizzazione dei miei sogni! E in parte lo è ancora, devo dire.
Ma... c'è un ma. Lavorando, sperimentando, provando mi sono dovuta ricredere. La tecnica topdown non è poi il rimedio di tutti i mali.
I capi lavorati con il topdown classico, quelli con le maniche a raglan per intenderci, sono quanto di più scomodo e meno vestibile esista, almeno per me.

Le scollature dietro risultano sempre troppo profonde, il capo tende a scivolare verso il basso, lasciando scoperta la cervicale (ahi, che dolori!) e la mia gobbetta, sicuramente antiestetica. Scivolando indietro la maglia si porta con sè la parte davanti, che quindi risulta avere i raglan troppo spostati verso le spalle, con un effetto "tirato" sul seno. E poi, soprattutto i capi lunghi tipo abiti o cardigan, col tempo tendono a cedere alla forza di gravità e si allungano.
Per questo motivo ho voluto imparare a lavorare topdown sagomando però i capi come si fa con la tecnica contraria, cioè il bottom-up. Dietro lavorato con ferri accorciati sul collo per alzarlo, scalfo manica a giro e non più a raglan, ferri accorciati sul seno e maniche lavorate direttamente a partire dallo scalfo, sempre con ferri accorciati.


Tutti questi accorgimenti danno al capo una diversa vestibilità, ma rimane ancora il fatto che le cuciture laterali, inesistenti, non possono contribuire alla tenuta della lunghezza.

E allora? Allora bisognava ricredersi. Le odiate, vituperate, maledette cuciture servono!
Eccome se servono. Ma bisogna saperle fare bene.
Rifinire bene un capo è un'operazione complessa e di precisione, ma se fatta a regola d'arte è quello che fa la differenza.
Diciamocelo francamente: lavorare a maglia non è poi così complicato, difficile è ottenere un risultato pulito, preciso, con le cuciture invisibili, che non tirano.
Io, lo ammetto, non sono affatto brava in questa tecnica, ed è per questo che mi ero lanciata con entusiasmo sul topdown senza cuciture.
Ora sto facendo marcia indietro. La mia amica Tanya terrà, a partire dai primi di maggio, un corso ad hoc a Carate Brianza. Ci faccio un serio pensierino, anche se l'orario non è proprio il massimo per me.
Mi piace però segnalarvelo perché credo che tra la miriade di tecniche che possiamo conoscere, quella delle rifiniture sia assolutamente indispensabile se vogliamo essere in grado di realizzare e confezionare capi unici, che non fanno difetto, che siano "speciali".
A Tanya un grossissimo "in bocca al lupo". Le auguro di cuore che questo corso abbia il successo che merita. A voi posso dire che, oltre che essere una persona amabile, simpatica e molto disponibile, Tanya è davvero bravissima. Ho avuto la fortuna di vedere dal vivo i suoi capi e posso garantire che sono perfetti. Conosco solo un paio di persone che lavorano bene come lei, e sì che di gente che lavora a maglia, compresa la sottoscritta, ce n'è tanta!
Se potete non perdetevi questa occasione, è veramente preziosa!

14 commenti:

  1. Io non conosco le tecniche senza cuciture,ho sempre cucito tutto, ed è noioso lo ammetto, spesso disfo più volte ma è il metodo che mi aveva insegnato mia nonna e sinceramente non mi va di abbandonarlo. :O)
    Il corso sarà utilissimo, peccato che queste occasioni siano sempre al nord, per me impossibili da frequentare.
    Un caro saluto.Silvia ed Otto

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    1. E' proprio noioso cucire, ma spesso le cuciture sono insostituibili. Perché non lo proponi tu, un corso, nella tua zona? Magari in tante lo stanno aspettando...

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Con me sfondi una porta aperta, io ho sempre sostenuto che il top down non è la Panacea e che le finiture sono fondamentali, tanto che i corsi di finiture li faccio anch'io! Un augurio di buon lavoro a Tanya e di buon corso a voi adepte, ne uscirete soddisfatte e con qualcosa di fondamentale in mano!

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    1. Sai che comincio a notare un'inversione di tendenza? Scopro che non sono la sola a rivalutare le cuciture. Dopo anni di topdown sfrenato si torna un po' alle origini.

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  4. Io odio le cuciture, ma ciò nonostante sai che ultimamente ho dovuto ricredermi sul metodo "tradizionale" di lavorare a maglia.
    Non voglio demonizzare in assoluto il top-down, ma credo che ci siano troppe persone (l'ho fatto anch'io a suo tempo) che si sono improvvisate esperte designers credendo che bastassero due aumenti per realizzare un capo senza cuciture.
    Mi ha affascinata molto la lavorazione del VitaminD ad esempio, un capo semplice ma molto ben studiato nell'applicazione dei ferri accorciati. In questi giorni invece sto lavorando al Vertex, un gilet che di fatto ha una costruzione topdown ma, con aumenti e ferri accorciati, modella le varie parti proprio come se si trattasse di un capo tradizionale. Non è difficile ma richiede molta attenzione, sono curiosa di vedere il risultato finale.
    Detto questo, auguri di cuore a Tanya e alla riscossa !!!!
    PS: Simone ti saluta :)

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    1. Il Vitamin D è stata una bella sorpresa anche per me. Ora vado a vedere Vertex che non conosco.
      Anch'io mi so ricredendo parecchio sulla costruzione di un capo, anche se non abbandono del tutto il topdown. Credo che ci voglia, come in tutte le cose, equilibrio e un po' di occhio ed esperienza per capire se un capo può essere realizzato seamless o se invece necessita di cuciture che lo tengano.
      Che non abbandono più, invece, sono i ferri circolari: spalle e collo sono eternamente riconoscenti :-)

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  5. Tanya è SUPERLATIVA nelle finiture, credo quanto Antonella, sono i miei due miti. Hai ragione nel dire che è la finitura che dà il tocco di professionalità al capo, non c'è nulla da fare...tra l'altro io lavoro sopratutto con i ferri diritti, quindi....se non sai cucire, produci solo orrori. Purtroppo il corso per quest'anno non lo posso frequentare: la Margherita ha in contemporanea il corso di ginnastica e non posso delegare nessuno per andare a prendermela, oltre al fatto che dovrei "piazzare" gli altri due da qualcuno. Mi spiace tanto, ma spero che Luisa lo riorganizzi. Un grosso in bocca al lupo a Tanya!!!
    Ciao Elena, vedo che hai riorganizzato l'aspetto del tuo blog: mi piace molto di più.
    Paola

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    1. Condivido in pieno il tuo giudizio su Tanya e Antonella, aggiungo solo te, che sei il mio terzo mito. Se vi metteste insieme voi tre fareste cose dell'altro mondo! :-)
      Mi spiace che anche tu non possa partecipare al corso... I figli, croce e delizia :-)
      Grazie per l'apprezzamento alla nuova veste del blog. Ero stanca del precedente, nel quale non mi ritrovavo più.

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  6. buongiorno Elena, cos'è Vertex? e Vitamina D?
    grazie
    ciao

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    1. Come puoi leggere dal commento di Tzugumi sono due modelli. Se cerchi su Ravelry li trovi.

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    2. grazie Elena, sempre pronta e gentile....
      ma per caso non hai da vendere dispense dei tuoi corsi?
      sono in Sicilia ed è impossibile partecipare..
      un abbraccio

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    3. Magari... non sono ancora così avanti... mi dispiace!

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I vostri commenti sono preziosi per me. Lasciano una traccia tangibile del vostro passaggio e contribuiscono a rinsaldare l'amicizia. Grazie dunque per tutto quello che scrivete.

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