mercoledì 26 marzo 2014

Il tunnel delle calze

Come previsto, sono entrata nel tunnel dei calzini.
Non credo sia facile uscirne e francamente non lo voglio neanche.
E' troppo divertente realizzarli.
In una settimana, lavorando tranquilla, ne realizzo un paio che arrivano a metà gamba.
Il prossimo passo sarà fare i calzettoni e poi, l'ho promesso ad Anna, mi lancerò con le parigine.
Questi sono quelli fatti per Sara



Rispetto alle precedenti che avevo fatto per Anna e per le quali ho seguito fedelmente lo schema datomi al corso, qui ho apportato delle modifiche.
Procediamo per ordine: il filato più sottile, lavorato con ferri n. 2.50 invece che 3; lavorazione con ferro circolare e magic loop invece del gioco di ferri (mai più, molto meglio i 5 ferri piuttosto che girare e tirare in continuazione il cavo); la punta piatta, mi sembra si chiami "alla francese" invece dell'altra che presenta diminuzioni in più punti e non solo sui lati.
Ho anche voluto provare a rifarle senza seguire lo schema ma basandomi solo sulla mia memoria. Devo dire che è andato quasi tutto bene, credo di aver ormai capito come si costruiscono le calze. Ho solo invertito le diminuzioni del gherone (ai lati del tallone) come si può vedere bene nell'ultima foto. Cioè dove avrei dovuto fare una diminuzione inclinata verso sinistra io l'ho fatta a destra, e viceversa. Poco male, ora ho capito e me lo ricorderò.
Adesso non ho più scuse. Tempo fa ho acquistato questo libro 

nel quale sono spiegati modelli uno più bello dell'altro e ho già deciso che durante l'estate ne realizzerò qualcuno, così avrò sempre un progetto "da borsa" da portarmi dietro ovunque vada.
Alla fine, se sarò stata brava, arriverò a fare queste  . 
by Mari Muinonen/Tikru

Magari in un'altra vita... vista la difficoltà!

10 commenti:

  1. Per me i calzini sono un progetto stancante, mi piacciono, ma non riesco a farne troppi di seguito. Non ho la sindrome del secondo calzino, ma finito un paio archivio il tema per un po'! Belli i tuoi, e interessante il libro!

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  2. Che belle le calze, anche io tra poco entrerò nel loop: ho acquistato tutto sto solo aspettando di finire una maglia, non mi piace lasciare i lavori a metà.

    Ma, per capire: meglio il gioco di ferri quindi del magic loop? Quanto filo ci vuole in totale per realizzare dei gambaletti per me? A occhio.....polpaccio magretto piede 38. Per verificare se ho acquistato abbastanza filo....Ciao! Paola

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  3. Benvenuta Elena :D
    Io trovo i calzini molto rilassanti e ho deciso che farò alcuni pattern scelti fra i due libri in mio possesso. Però le parigine sono follìa pura...mi sa che ci batterai tutte in un colpo solo!!! :)

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  4. @ Knitting bear: temevo di farmi prendere dalla sindrome del secondo calzino, invece, per fortuna, per ora ne sono esente!
    @ PaolaeMargherita: per me sicuramente meglio il gioco di ferri. Il lavoro è più veloce e non ho bisogno di anellini marcapunti. In genere con un gomitolo di lana per calze (150 gr) riesci a farne un paio fino al ginocchio e te ne avanza pure.
    @ Tzugumi: Devo ancora arrivarci, alle parigine... :-) Ma sognare non costa nulla, no?

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  5. da un po' che mi ripropongo di farne, ho tanti schemi, ma poi altro da fare.... e via... ma giuro questo inverno mi ci fiondo anche io.le parigine??? wowww

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  6. @ Francesca: Ero titubante anch'io, ma ho visto filati così belli e colorati che mi vien voglia di farne tantissime!
    Le parigine sono un desiderio... Speriamo di arrivarci! io punto in alto!

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  7. Bravissima!
    Vedi di tenerne uno in borsa per i primi di maggio, nel caso riuscissi a offrirti un caffè. :-)))
    Non ti prometto nulla perchè vengo su coi ragazzi e siamo già prenotati dal mio amico.
    Nel caso, però, stavolta avvisiamo anche la nostra amica in comune. :-))
    Ci sentiamo presto.
    Bacio.

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  8. @ Rory: speriamo! Sarebbe bellissimo rivederci :-)

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I vostri commenti sono preziosi per me. Lasciano una traccia tangibile del vostro passaggio e contribuiscono a rinsaldare l'amicizia. Grazie dunque per tutto quello che scrivete.

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