martedì 4 febbraio 2014

Urchin

Qualche settimana fa ho acquistato un pacchetto di lezioni online dal sito Fili&Colori. Mi piaceva l'iniziativa, perché mi permette di seguire delle lezioni senza essere vincolata ad orari e luoghi precisi. Viene meno, è vero, l'incontro con altre persone, che in un corso tradizionale è elemento molto importante, ma è anche vero che gli impegni sono sempre così tanti che l'idea di poter seguire le lezioni nei momenti a me più congeniali mi catturava parecchio.
E così ho potuto consultare i video della lezione n. 1 e l'esercitazione prevedeva la realizzazione del basco di Ysolda Teague, Urchin.
Ho provato a realizzarlo con tutte e due le tecniche proposte per i ferri accorciati, sia Wrap&Turn che German short rows.


Qui li vedete entrambi, quello più piccolo, a sinistra, è quello realizzato con German Short Rows. E' più piccolo perché ho volutamente montato un numero inferiore di maglie.
Dalle foto sotto, per quanto non tecnicamente perfette, si vede la differenza tra le due realizzazioni. In questo caso nella prima foto si coglie la distanza che rimane quando si "congiungono" gli spicchi che caratterizzano questo basco. Nella seconda immagine si nota che rimangono meno buchi e il lavoro risulta più compatto.
Ysolda lo fa realizzare con la tecnica W&T, usando un filato particolare che evidenzia volutamente l'effetto allungato che i punti assumono, ma per il filato che avevo in casa io preferisco che questo effetto non si noti.



Ora rimango in attesa delle lezioni successive, per poter continuare a sperimentare.
Nel frattempo, però, per non rimanere con le mani in mano, si fa per dire perché ho sempre altri due lavori avviati che mi aspettano, mi sono iscritta ad un altro corso, quello sulle calze che si tiene a Carate Brianza, da Unfilodi, ogni quindici giorni. Insegnante è Silvia Elisa Costa conosciuta come Alice Twain. Questa volta mi sposto, nel senso che è un corso tradizionale, con tanto di compagni di avventura che condividono un paio d'ore il sabato pomeriggio.
Ho avviato il mio primo paio di calzini lavorati a partire dall'alto. Ho fatto i compiti a casa e sono già arrivata alla fine della gamba. La prossima volta vedremo il tallone e io ho proprio voglia di imparare questa tecnica. Amo le calze, quelle tutte colorate, tutte lavorate, traforate, e non vedo l'ora di realizzarne. Silvia ci ha detto che se saremo bravi riusciremo a vedere un paio di talloni diversi, e io spero proprio di farcela!
Ho deciso che queste calze le lavoro con il gioco di ferri. L'anno scorso mi sono regalata il set di ferri a doppia punta della Knit Pro, tutti colorati e non li avevo ancora utilizzati. Ad essere sincera, sulle circonferenze così piccole come quelle di una calza sono meglio del ferro circolare. Utilizzando il magic loop, se non ci sto più che attenta, nel punto di congiunzione delle due metà del lavoro rimane un buchino, che non mi piace tanto. Con i quattro ferri questo non succede, quindi li ho promossi a pieni voti.
Adesso, aspettando le prossime lezioni, virtuali o reali, mi dedicherò a finire i lavori avviati.
Ma ve ne parlerò in un'altra occasione.

4 commenti:

  1. Ma mi sembra davvero intelligente l'idea di acquistare le lezioni; manca il contatto con le altre alunne, ma è comodissimo! Vado anche io a sbirciare cosa propongono.

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  2. Siccome sono tonta, quale tecnica ti ha permessa di avere il lavoro meglio riuscito? Io come short rows conosco sono la tecnica del wrap&turn, che in effetti i buchi non li da e il lavoro viene ben pulito, senza che si noti minimamente alcuna imperfezione. Volevo capire se avevi usato questo, per il lavoro meglio riuscito.
    Ciao!!!

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  3. @PaolaeMargherita: non sei affatto tonta, sono io che proprio non l'ho specificato! Quello che sulla maglia legaccio mi viene più compatto è quello con la tecnica German Short Rows. I Wrap&Turn lasciano dei punti un po' allungati quando riprendi a lavorare su tutte le maglie, almeno questo è quello che è successo a me. Sulla maglia rasata l'effetto è diverso, ma qui, se dovessi rifarlo, opterei per la tecnica German di nuovo.

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  4. In effetti ho provato u w&t sulla maglia rasata e diritta o rovescia, mai sul legaccio. Grazie per la precisazione! A presto! Paola

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