venerdì 30 agosto 2013

Sono contagiosa

Non temete, niente malattie infettive o altro. Sono riuscita a contagiare Benedetta con la passione per la maglia!!! Evvai!
Quasi non credo ai miei occhi. Lei, proprio lei, che pensava di essere negata ha invece un innato talento naturale (questione di geni, eheh) per ferri e gomitoli.
Dovendo imparare, naturalmente, è partita con ferri circolari e metodo continental. Oltretutto, avendo girato tutti i miei video tutorial aveva già una buona infarinatura, almeno teorica dato che i video li abbiamo girati più e più volte...
Ora si sta cimentando con campioncini vari per imparare un po' di punti, aumenti e diminuzioni.
Ha in mente un lavoro ambizioso come primo progetto: Perry, un cardigan che è uno spettacolo! Quasi quasi, quando lo finisce, faccio quel che lei ha spesso fatto con me: apro l'armadio e me lo prendo io!

Per fortuna siamo ancora in vacanza e tempo per insegnarle ne ho (quasi) in abbondanza. Tra poco ricomincerà l'anno scolastico con tutti gli impegni che si porta dietro e il tempo libero si restringe al minimo. Comincio a temere le giornate di corsa, gli affanni, gli impegni. Si vede che sto invecchiando, una volta non mi lasciavo impressionare da nulla, ora invece...
Sarà che mi sono dovuta arrendere alla mia tiroide impazzita e, dopo aver tentato con cure alternative, mi sono rassegnata alle pastiglie. Per me che non ho mai preso nulla è un incubo prendere 5 pastiglie al giorno. Eh sì, perché oltre alle quattro quotidiane di Tapazole (sono ipertiroidea), mi tocca anche una (divisa in due somministrazioni) di betabloccante perché la mia frequenza cardiaca aveva raggiunto quota 126 a riposo! E' stata davvero dura accettare la cosa, l'ho rifiutata mentalmente fino all'ultimo, incolpando ingiustamente mio marito perché non potevo continuare con le cure omeopatiche. Fortuna che Renato ha capito le mie difficoltà e, come si fa con i bambini, con un po' di persuasione e un po' di rimproveri mi ha aiutata a rientrare "in carreggiata".
Ancora mi devo puntare un sacco di sveglie sul cellulare per ricordare l'ora delle varie assunzioni, altrimenti me le scordo e forse questo è inconsciamente ancora un rifiuto, ma l'ecografia ha rivelato la presenza di tre noduli alla tiroide, quindi è il caso di non scherzare.
Spero di poterle sospendere, prima o poi, ma so che la tiroide è una brutta bestia...

Per aiutarmi a reagire Renato e Benedetta mi hanno portata qualche giorno ad Arezzo, dai miei parenti. Ho tre zii e tanti cugini a cui sono molto, molto legata. Sin da quando ero bambina ho trascorso quasi tutte le estati, fin oltre l'adolescenza, a casa dello zio Roberto e della zia Piera, con Raffaella e Stefania. Sono come le mie sorelle maggiori, nonostante le centinaia di chilometri che ci separano.










Con loro ho ritrovato la serenità ed è stato più facile seguire la cura. Amo la Toscana e Arezzo in particolare, che è ancora una città a misura d'uomo, con tante strade (in salita!) fiancheggiate da case e palazzi medievali. Amo la cucina, e come si fa a non amarla? e la parlata aretina... Credetemi, lì mi sento a casa mia molto più che a Como.
Sono tornata martedì e l'effetto benefico dura ancora. Speriamo che non passi velocemente!

3 commenti:

  1. tanti auguri, anche io ho una brutta bestia, il diabete e da quello non si guarisce

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  2. Ma dai eri nella mia città e non lo sapevo!!!!Io abito ad Arezzo!!!
    un abbraccio

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  3. @ Francesca: non dovrei lamentarmi, qualche speranza io ce l'ho. Capisco di essere egoista e di pensare solo a me. Grazie per gli auguri e per avermi fatto riflettere.
    @ Susi Valli: magari ci siamo anche incontrate, senza saperlo. Domenica ero in piazza Duomo per l'estrazione delle carriere e di gente ce n'era proprio tanta!

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