Il progetto primaverile deve essere qualcosa di colorato, di leggero, di intrigante. Grazie al suggerimento di mia figlia, sempre pronta a scovare modelli carini da farsi fare, in questo momento ho sui ferri Still Light Tunic di Veera Valimaki, che qui sotto potete vedere nella versione originale proposta dalla designer.
Lei lo propone in lana, ma io lo sto realizzando in viscosa in un bel colore giallo pulcino che non riesco assolutamente a rendere con la fotocamera del cellulare.
Secondo le indicazioni di Anna sarà un po' più lungo, quasi un miniabito e con le maniche al polso e non a tre quarti come nell'originale.
Il filato che ho scelto è di Miss Tricot filati, si tratta di Viscosa Canna da zucchero. La fascetta suggerisce ferri del 4/4.5 ma io, con la mano morbida che mi ritrovo e per ottenere il campione dato dal modello, sono dovuta scendere fino al ferro del 3.
Non che la cosa mi dispiaccia troppo. Io non amo lavorare con ferri grossi. Il 4 è già la mia misura massima. Diciamo che le misure che mi sono più congeniali vanno dal 3.25 al 3.75. Una gamma decisamente ristretta, lo so.
Il filato è estremamente morbido, si lavora bene anche se a volte mi succede che i sei capi di cui è composto il filo si aprano un po' costringendomi a rifare il punto per non avere irregolarità.
Il campione l'ho lavato addirittura in lavatrice e poi l'ho passato in asciugatrice, proprio per testare la sua resistenza ad un trattamento energico e devo dire che ha retto perfettamente.
Il maglione finito avrà comunque un peso importante e non avere cuciture (è lavorato topdown) potrebbe tendere a farlo allungare. Aver scelto un ferro decisamente più piccolo dovrebbe aiutare a non farlo smollare. Comunque cercherò di lavarlo con tutte le precauzioni del caso.
L'unico svantaggio è che, riducendo lo spessore del ferro, il capo diventa proprio lungo da fare. Ma tant'è. Anzi, ad essere sincera sto procedendo così speditamente che non mi pare vero. Avevo previsto di metterci molto di più e invece sono già quasi arrivata alla fine degli aumenti per le tasche.
Se tutto va bene per quando tornerà Anna da Bologna lo troverà pronto.
Ecco qui il mio work in progress:
Sono molto contenta del risultato, e dopo questo ho già in mente una lista piuttosto lunga di progetti da avviare, ma ve li mostrerò a tempo debito.
elena bijoux
lunedì 9 aprile 2018
lunedì 8 gennaio 2018
Collo double knitting
Nei giorni scorsi ho portato a termine un progetto che inizialmente non faceva parte della mia (chilometrica) lista dei lavori da finire.
A dire il vero si è inserito di prepotenza tra i lavori da fare con priorità assoluta e solo perché mi divertiva tantissimo farlo.
Era da un po' di tempo, a dire il vero, che lavoravo quasi per "dovere", ho completato capi che non erano per me o per la mia famiglia, con scadenze abbastanza ravvicinate, tanto da farmi quasi perdere il gusto di sferruzzare solo per farlo.
Per fortuna, all'inizio di dicembre, ho avuto la bella pensata di iscrivermi ad un corso di double knitting da Fiordilana a Villasanta (MB).
Era una tecnica che mi affascinava da parecchio, e avevo anche provato a far qualcosa per conto mio, ma mi mancavano giusto le rifiniture corrette, avvio e chiusura fatte come si deve.
Mi sono fatta il regalo di Natale in anticipo e ho partecipato alle due lezioni tenute da Egle Breme.
Ho fatto proprio bene. Al di là del piacere di conoscere persone nuove, di andare fisicamente in un negozio che ancora non avevo visitato e che non mi ha visto uscire a mani vuote come si può ben immaginare, il corso è stato veramente quel che cercavo.
Dopo aver lavorato al collo proposto dall'insegnante, che ho regalato a mia madre, mi è avanzata della lana,
così ho deciso di mettere in pratica subito quanto imparato e mi sono lanciata in un altro collo, questa volta con i disegni che amo particolarmente, tratti dal libro che mi ha portato Anna dall'Inghilterra.
Ho ancora qualcosa da perfezionare nella tensione del filo, che non è sempre regolare come vorrei, ma posso dirmi soddisfatta, anche se qualche imperfezione nel disegno c'è e purtroppo me ne sono accorta solo a lavoro quasi ultimato, per cui ho scelto di lasciar perdere e non disfare.
Se è vero che il buon giorno si vede dal mattino, il 2018 è iniziato sotto i migliori auspici!
A dire il vero si è inserito di prepotenza tra i lavori da fare con priorità assoluta e solo perché mi divertiva tantissimo farlo.
Era da un po' di tempo, a dire il vero, che lavoravo quasi per "dovere", ho completato capi che non erano per me o per la mia famiglia, con scadenze abbastanza ravvicinate, tanto da farmi quasi perdere il gusto di sferruzzare solo per farlo.
Per fortuna, all'inizio di dicembre, ho avuto la bella pensata di iscrivermi ad un corso di double knitting da Fiordilana a Villasanta (MB).
Era una tecnica che mi affascinava da parecchio, e avevo anche provato a far qualcosa per conto mio, ma mi mancavano giusto le rifiniture corrette, avvio e chiusura fatte come si deve.
Mi sono fatta il regalo di Natale in anticipo e ho partecipato alle due lezioni tenute da Egle Breme.
Ho fatto proprio bene. Al di là del piacere di conoscere persone nuove, di andare fisicamente in un negozio che ancora non avevo visitato e che non mi ha visto uscire a mani vuote come si può ben immaginare, il corso è stato veramente quel che cercavo.
Dopo aver lavorato al collo proposto dall'insegnante, che ho regalato a mia madre, mi è avanzata della lana,
così ho deciso di mettere in pratica subito quanto imparato e mi sono lanciata in un altro collo, questa volta con i disegni che amo particolarmente, tratti dal libro che mi ha portato Anna dall'Inghilterra.
Ho ancora qualcosa da perfezionare nella tensione del filo, che non è sempre regolare come vorrei, ma posso dirmi soddisfatta, anche se qualche imperfezione nel disegno c'è e purtroppo me ne sono accorta solo a lavoro quasi ultimato, per cui ho scelto di lasciar perdere e non disfare.
Se è vero che il buon giorno si vede dal mattino, il 2018 è iniziato sotto i migliori auspici!
mercoledì 20 dicembre 2017
Tirare le somme
Si avvicina la fine dell'anno e come tradizione vuole ci si guarda indietro per fare un bilancio dei dodici mesi trascorsi.
A me piace farlo perché mi soffermo a guardare con un po' di attenzione a quello che ho vissuto e che magari mi sono lasciata scivolare addosso.
Ho trascurato tantissimo questo spazio, mi dispiace molto averlo fatto.
Il 2017 è stato un anno di corsa, di giri, di spostamenti, a discapito naturalmente della cura del mio blog. Come ho già detto in passato la tentazione di chiuderlo definitivamente è sempre lì, dietro l'angolo e spesso mi assale prepotente, ma alla fine non riesco mai a decidermi. Sarebbe come abbandonare per sempre qualcosa che, a modo suo, dice qualcosa di me.
Ho corso, quest'anno, ho macinato chilometri in auto. Io, che non amo particolarmente guidare, ho viaggiato in lungo e in largo per la provincia.
Buon segno, sicuramente, perché gli spostamenti coincidevano con corsi di maglia che si sono consolidati o che addirittura sono nati per la prima volta.
E' il caso del corso del martedì sera, Maglia e tisana a Mariano Comense, che è partito dopo le vacanze estive e conta già un nutrito gruppo di affezionate.
C'é stata l'esperienza entusiasmante del corso Yoga sul filo, con Anna Carugati
che mi ha affiancato rendendo possibile la realizzazione di un sogno meraviglioso che custodivo nel cuore da anni.
E' ripartito, dopo un paio d'anni di sosta, il corso di maglia di Cermenate, in una sede più raccolta e piccola che se da un lato limita forzatamente il numero di partecipanti, dall'altro ci rende "intime" e vicine.
Ho incontrato persone nuove e simpatiche sia a Lazzate, nei corsi tenuti nel negozio La Bottega Creativa di Elena Parenti sia a Saronno, da Un mondo di Kreattività di Sabrina Picozzi.
Ho messo alla prova le mie capacità disegnando qualche semplice capo di maglia che ho messo in vendita su Ravelry, e ho avuto anche la soddisfazione di trovare acquirenti negli Stati Uniti e in Canada, cosa che non mi sarei mai immaginata!
Diciamo che sotto l'aspetto della maglia le gratificazioni non sono mancate.
Questo per quanto riguarda l'aspetto "esterno".
Per quel che concerne me, personalmente, è stato un anno finalmente di presa di coscienza, di messa a fuoco di alcune storture che non riuscivo più a tollerare e che stavano minando la mia serenità e la mia salute. Pensavo fosse quasi impossibile liberarmene, invece evidentemente era il momento giusto, perché è bastato dire (e dirmi) basta!, seriamente, convinta e le cose hanno preso una piega diversa.
Forse sono io che ho imparato a vederle in modo differente, forse il lavoro di ricerca e comprensione di tanti anni comincia a dare i suoi frutti, forse chi sta intorno a me cambia in meglio, forse le situazioni della vita insegnano tanto, forse... posso guardare al futuro con occhi diversi e godermi le persone che amo profondamente, grata alla vita per avermele messe accanto.
Il 2017, pur con tutte le sue fatiche, è stato quindi un anno importante e utile, che mi permette di affrontare il 2018 con uno spirito diverso.
Voglio rallentare. Non dico fermarmi, perché io non sono capace di farlo per troppo tempo, ma tenere un passo diverso quello sì. Cercando di gustare sempre appieno quello che faccio qui e ora, senza rimuginare su ciò che avrei potuto/dovuto dire o fare e senza avere la mente così proiettata in avanti da non vivere completamente il presente.
Del resto si vive solo nel presente e io non voglio più sprecarlo.
Buone feste a tutti e a tutti il mio augurio sincero per un 2018 da gustare ogni giorno!
A me piace farlo perché mi soffermo a guardare con un po' di attenzione a quello che ho vissuto e che magari mi sono lasciata scivolare addosso.
Immagine reperita sul web |
Ho trascurato tantissimo questo spazio, mi dispiace molto averlo fatto.
Il 2017 è stato un anno di corsa, di giri, di spostamenti, a discapito naturalmente della cura del mio blog. Come ho già detto in passato la tentazione di chiuderlo definitivamente è sempre lì, dietro l'angolo e spesso mi assale prepotente, ma alla fine non riesco mai a decidermi. Sarebbe come abbandonare per sempre qualcosa che, a modo suo, dice qualcosa di me.
Ho corso, quest'anno, ho macinato chilometri in auto. Io, che non amo particolarmente guidare, ho viaggiato in lungo e in largo per la provincia.
E' il caso del corso del martedì sera, Maglia e tisana a Mariano Comense, che è partito dopo le vacanze estive e conta già un nutrito gruppo di affezionate.
C'é stata l'esperienza entusiasmante del corso Yoga sul filo, con Anna Carugati
E' ripartito, dopo un paio d'anni di sosta, il corso di maglia di Cermenate, in una sede più raccolta e piccola che se da un lato limita forzatamente il numero di partecipanti, dall'altro ci rende "intime" e vicine.
Ho incontrato persone nuove e simpatiche sia a Lazzate, nei corsi tenuti nel negozio La Bottega Creativa di Elena Parenti sia a Saronno, da Un mondo di Kreattività di Sabrina Picozzi.
Ho messo alla prova le mie capacità disegnando qualche semplice capo di maglia che ho messo in vendita su Ravelry, e ho avuto anche la soddisfazione di trovare acquirenti negli Stati Uniti e in Canada, cosa che non mi sarei mai immaginata!
Diciamo che sotto l'aspetto della maglia le gratificazioni non sono mancate.
Questo per quanto riguarda l'aspetto "esterno".
Per quel che concerne me, personalmente, è stato un anno finalmente di presa di coscienza, di messa a fuoco di alcune storture che non riuscivo più a tollerare e che stavano minando la mia serenità e la mia salute. Pensavo fosse quasi impossibile liberarmene, invece evidentemente era il momento giusto, perché è bastato dire (e dirmi) basta!, seriamente, convinta e le cose hanno preso una piega diversa.
Immagine reperita sul web |
Forse sono io che ho imparato a vederle in modo differente, forse il lavoro di ricerca e comprensione di tanti anni comincia a dare i suoi frutti, forse chi sta intorno a me cambia in meglio, forse le situazioni della vita insegnano tanto, forse... posso guardare al futuro con occhi diversi e godermi le persone che amo profondamente, grata alla vita per avermele messe accanto.
Il 2017, pur con tutte le sue fatiche, è stato quindi un anno importante e utile, che mi permette di affrontare il 2018 con uno spirito diverso.
Voglio rallentare. Non dico fermarmi, perché io non sono capace di farlo per troppo tempo, ma tenere un passo diverso quello sì. Cercando di gustare sempre appieno quello che faccio qui e ora, senza rimuginare su ciò che avrei potuto/dovuto dire o fare e senza avere la mente così proiettata in avanti da non vivere completamente il presente.
Del resto si vive solo nel presente e io non voglio più sprecarlo.
Buone feste a tutti e a tutti il mio augurio sincero per un 2018 da gustare ogni giorno!
Immagine reperita sul web |
sabato 26 agosto 2017
Il progetto del cuore
Posso finalmente parlare del progetto che avevo nel cuore da anni!
Partirà il prossimo ottobre, a Lomazzo (CO), presso la Scuola Just Dance, il corso
Partirà il prossimo ottobre, a Lomazzo (CO), presso la Scuola Just Dance, il corso
Per spiegare di cosa si tratta forse è meglio cominciare da cosa NON è.
Non è un corso di yoga e non è nemmeno un corso di maglia, pur comprendendo entrambi gli aspetti.
Si tratta di un corso dove i primi approcci allo yoga e alla meditazione saranno favoriti e prenderanno spunto dallo srotolarsi di un filo di lana, dai punti messi sui ferri, dalla lavorazione a maglia, che impareremo nelle sue tecniche base come l'avvio e i punti più semplici.
Si potrebbe pensare che yoga e maglia non abbiano nulla in comune, ma non è così. Possiamo dire che entrambi fanno bene al corpo e alla mente. Spesso si legge che il lavoro a maglia stimola il cervello, aiuta la memoria, riconcilia con il mondo; per lo yoga è lo stesso, ad un livello ancora più profondo. Attraverso il respiro e alcune semplicissime posizioni (adatte a chiunque!) è possibile entrare ancora di più nella nostra anima, nei nostri pensieri e nelle emozioni, calmandoli e regolandoli.
Da qui, dal fatto di lavorare a maglia da decenni e di aver riscoperto lo yoga negli ultimi anni, ecco nascere l'intuizione di fondere le due discipline per proporre un momento che prenda il meglio da entrambe e far nascere qualcosa di assolutamente nuovo e particolare.
Grazie alla competenza della mia insegnante di yoga, Anna Carugati, ho potuto finalmente dare vita a questo desiderio che covavo da tantissimo tempo. Io e lei ci alterneremo e ci completeremo nel corso di ogni incontro, partendo di volta in volta dalla maglia o dallo yoga, mescolandoli, creando paralleli e similitudini in un percorso che pensiamo sia stimolante e unico nel suo genere.
Il corso si svolgerà in quattro lezioni di due ore e mezzo l'una, il sabato mattina, il 7 e il 21 ottobre e il 4 e il 18 novembre dalle 9.30 alle 12.00, a Lomazzo, presso la scuola A.S.D. Just Dance di Via Friuli, 4.
Non serve assolutamente aver già praticato yoga, né essere particolarmente atletici e ginnici visto che le posizioni che assumeremo riguarderanno principalmente collo, braccia, mani e schiena e favoriranno lo scioglimento di tensioni e il rilassamento.
Non è necessario nemmeno saper già lavorare a maglia, impareremo insieme giusto le tecniche base che ci permetteranno di realizzare una sciarpa personalizzata.
Come dicevo prima non è un corso di yoga a tutti gli effetti, né un corso di maglia completo. Per quelli ci sono percorsi ad hoc.
Vogliamo regalarci del tempo prezioso per noi stessi, per guardarci dentro in completo relax, in un modo insolito.
Al termine di ogni incontro ci sarà tempo per chiacchierare insieme davanti ad un caffè, una tisana, un tè in compagnia.
Le iscrizioni si chiuderanno il 25 settembre e i posti disponibili sono una dozzina. Il materiale verrà interamente fornito da noi.
Basterà semplicemente un abbigliamento comodo e un paio di calzine per entrare in palestra.
Per qualsiasi informazione potete chiamare me al 333 8716705 o Anna al 339 7450063
mercoledì 23 agosto 2017
Ripensamenti e buoni propositi
E' passato quasi un anno dall'ultimo post pubblicato nel mio blog e in tutto questo tempo ho pensato più volte che forse valesse la pena chiuderlo.
Facebook, l'amato e odiato Facebook che per tantissimo tempo ho rifiutato, mi ha mostrato i suoi lati positivi: l'accesso immediato dallo smartphone, la velocità di pubblicazione, l'essere sempre in contatto con tante persone mi hanno conquistata, a discapito di questo spazio che invece è quello che richiede meditazione, tempo, concentrazione, che necessita di calma per scrivere le cose che davvero voglio comunicare.
Non mi sono mai decisa a chiuderlo, però.
Forse perché in fondo in fondo mi dispiaceva lasciare quello che è stato un canale privilegiato per incontrare, anche se solo virtualmente, tante belle persone, alcune delle quali sono diventate poi vere e proprie amiche.
In questo periodo di vacanza, quasi a farlo apposta, un paio di persone mi hanno chiesto come mai non scrivessi più nulla sul blog, ne erano dispiaciute e così... ho rimandato così tanto la decisione che alla fine ho scelto di riprovarci.
E' difficile fare ordine nei pensieri. Scegliere cosa scrivere, dopo tanto tempo.
Non starò qui a fare la cronaca di tutto quello che è successo in questo anno. Ho lavorato a maglia, tanto, proprio tanto.
Ho tenuto corsi, ne ho avviati di nuovi e ne ho conclusi alcuni.
Ho finalmente gettato le basi per un progetto che custodivo nel cuore da anni.
Ancora non posso e non voglio dire nulla, scaramanzia?, ma a breve potrò parlarne dettagliatamente.
Posso solo anticipare che è un progetto che mi appassionava da tanto tempo e ora ho finalmente trovato la persona giusta con cui realizzarlo.
Non so se riuscirò a scrivere con cadenza regolare, mi riprometto di farlo, ma sono abbastanza onesta e sincera per ammettere che non è detto che ci riesca.
Al ritorno dalle vacanze si fanno sempre i buoni propositi, vero?
Ecco, per quest'anno lavorativo che inizia io vorrei riuscire a ritagliare un po' di tempo per me, giusto qualche pausa, sufficiente però a non farmi sommergere dalle attività, pur piacevolissime, ma che a volte mi impediscono di prendere fiato e di vedere fino in fondo la bellezza degli incontri che faccio, dei lavori che avvio, presa come sono dalla fretta e dall'urgenza.
Vorrei che i miei prossimi corsi fossero all'insegna del "take it easy!" o del "keep calm" (per usare delle frasi gettonate) giusto per godere appieno di quello che faccio e non permettere al tempo di consumare i giorni senza che quasi me ne renda conto.
A presto!
Facebook, l'amato e odiato Facebook che per tantissimo tempo ho rifiutato, mi ha mostrato i suoi lati positivi: l'accesso immediato dallo smartphone, la velocità di pubblicazione, l'essere sempre in contatto con tante persone mi hanno conquistata, a discapito di questo spazio che invece è quello che richiede meditazione, tempo, concentrazione, che necessita di calma per scrivere le cose che davvero voglio comunicare.
Non mi sono mai decisa a chiuderlo, però.
Forse perché in fondo in fondo mi dispiaceva lasciare quello che è stato un canale privilegiato per incontrare, anche se solo virtualmente, tante belle persone, alcune delle quali sono diventate poi vere e proprie amiche.
In questo periodo di vacanza, quasi a farlo apposta, un paio di persone mi hanno chiesto come mai non scrivessi più nulla sul blog, ne erano dispiaciute e così... ho rimandato così tanto la decisione che alla fine ho scelto di riprovarci.
E' difficile fare ordine nei pensieri. Scegliere cosa scrivere, dopo tanto tempo.
Non starò qui a fare la cronaca di tutto quello che è successo in questo anno. Ho lavorato a maglia, tanto, proprio tanto.
Ho tenuto corsi, ne ho avviati di nuovi e ne ho conclusi alcuni.
Ho finalmente gettato le basi per un progetto che custodivo nel cuore da anni.
Ancora non posso e non voglio dire nulla, scaramanzia?, ma a breve potrò parlarne dettagliatamente.
Posso solo anticipare che è un progetto che mi appassionava da tanto tempo e ora ho finalmente trovato la persona giusta con cui realizzarlo.
Non so se riuscirò a scrivere con cadenza regolare, mi riprometto di farlo, ma sono abbastanza onesta e sincera per ammettere che non è detto che ci riesca.
Al ritorno dalle vacanze si fanno sempre i buoni propositi, vero?
Immagine dal web |
Ecco, per quest'anno lavorativo che inizia io vorrei riuscire a ritagliare un po' di tempo per me, giusto qualche pausa, sufficiente però a non farmi sommergere dalle attività, pur piacevolissime, ma che a volte mi impediscono di prendere fiato e di vedere fino in fondo la bellezza degli incontri che faccio, dei lavori che avvio, presa come sono dalla fretta e dall'urgenza.
Vorrei che i miei prossimi corsi fossero all'insegna del "take it easy!" o del "keep calm" (per usare delle frasi gettonate) giusto per godere appieno di quello che faccio e non permettere al tempo di consumare i giorni senza che quasi me ne renda conto.
A presto!
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