Eppure, nonostante tutto, ci sono ricaduta un'altra volta.
Ma, come ho titolato il post, non è del tutto colpa mia! Ci sono una serie di validissime giustificazioni che spiegano perché i miei lavori in corso non solo non vedano la fine, ma anzi si sommino continuamente.
Col gran caldo di questi giorni non viene tanta voglia di lavorare la lana, e, anche se lo faccio lo stesso, devo interrompere continuamente perché mi sudano le mani e il lavoro di lana che giace in grembo è un supplizio.
Ecco perché salto da un progetto all'altro, nella speranza che un filato diverso, punti differenti e uno schema alternativo mi facciano lavorare senza troppe interruzioni per un po'.
Da qualche tempo sono anche su Facebook. Fino ad ora non ne sentivo il bisogno, e a dire il vero nemmeno ora, ma mi sono resa conto che è un buon canale per mantenere i contatti con le persone che conosco ma che per svariati motivi frequento poco, e soprattutto mi permette di fare una scorpacciata di notizie, consigli, suggerimenti e idee. Giusto quello di cui avevo bisogno, no?
Nei giorni scorsi, proprio su Fb, è passata la foto di questo poncho.
E' un capo molto bello, e subito ho sentito un prurito fortissimo alle mani.
Non ho saputo resistere.
L'ho avviato utilizzando i resti di un cono di Ito Kinu che avevo in casa.
L'ho avviato con i ferri n. 4.5, montando 56 punti.
Il bordo traforato si sviluppa su 16 punti e io lavorerò finché avrò filato.
Se non dovesse bastare per un poncho ne farò uno scaldaspalle o uno scaldacollo.
Comunque sia, un risultato buono ci sarà: un cono in meno nell'armadio della vergogna :-)
ti capisco perfettamente....quando comincia il caldo, passa la voglia! ciao e buon pomeriggio
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