venerdì 10 maggio 2013

Nanook

Devo dire grazie alle mie allieve se ultimamente ho cominciato a lavorare a maglia un po' anche per me. Solitamente realizzavo i miei lavori per le figlie, per Anna in particolare, che ha una predilezione per i capi di lana. Da qualche tempo anche Benedetta li apprezza e così ho realizzato qualcosa anche per lei. Per me, a dire il vero, non ho mai trovato molto tempo.
Per fortuna i corsi di maglia mi sono venuti in aiuto. Volendo proporre un capo da lavorare insieme durante le lezioni è d'obbligo averlo testato in precedenza. Ecco perché, dopo il Vitamin D, ho lavorato anche al Nanook, nella mia taglia.
La lana, Titan Wool Winner,  l'hanno acquistata proprio le mie allieve di Lazzate, durante una delle loro spedizioni in fiera, mi pare fosse a Bergamo.
Ricordo che un sabato mattina mi hanno telefonato dicendo che c'era una lana molto bella ad un prezzo speciale, se per caso fossi interessata. Poteva non interessarmi? Detto fatto commissiono loro l'acquisto di un colore neutro, sui toni del marrone/beige. Si sono rifiutate, dicendo che ci voleva qualcosa di più giovanile, un colore migliore. Mi sono fidata di loro e ho fatto bene.
Il colore scelto, un lilla/glicine (il n. 35) mi piace moltissimo.
Per ottenere il campione ho dovuto lavorare con i ferri n. 5, cosa per me inusuale, perché i ferri oltre il 4 mi sembrano grossi e io non li amo. Devo dire però che il risultato è buono. Temevo mi ingrossasse, sapete che chi ha una figura rotonda non dovrebbe usare filati spessi e ferri grossi, ma questa volta ho fatto un'eccezione.
La fotografia non rende bene, vi posso assicurare che dal vivo è molto meglio.
In quest'altra foto potete vedere un particolare della lavorazione del collo.
 E' quello che mi ha colpito subito quando ho visto questo modello. Il resto, se vogliamo, non è nulla di eccezionale. Anzi, il punto legaccio non lo uso praticamente mai perché non è il mio preferito. Ma ho voluto seguire lo schema senza nessuna modifica, se non quella di realizzare un numero inferiore di diminuzioni sui due davanti. Il modello originale rimane molto più aperto, ma a me non piaceva. L'autrice però lascia ampia libertà di scelta. Volendo si potrebbe realizzare anche tutto diritto. Diciamo che ho fatto una via di mezzo, invece che diminuire ogni sei ferri io ho diminuito ogni dieci.
Di questo schema ho apprezzato la chiarezza del pattern. E' scritto molto bene. Ho già realizzato un altro modello di Heidi Kirrmaier e l'utilizzo di tabelle, a mio parere, rende più facile la comprensione del testo. Sembra difficile all'inizio, ma una volta capito come funziona lo trovo geniale.


4 commenti:

  1. Cara Elena, questo cardigan é stupendo e ti sta veramente molto bene! le tue allieve ti hanno consigliato un colore molto bello, decisamente in sintonia col motivo del collo. Prendo nota, prima o poi mi piacerebbe realizzarlo
    :)

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  2. Che te lo dico a fare, che te l'ho detto anche "di là". Bellissimo, un perfetto capo del Guardaroba della Knitter Perfetta! :)

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  3. @ Tzugumi: grazie cara! A dire il vero quando ho visto il colore ho pensato di fare qualcosa per le figlie ma poi mi son detta: perché no?
    @ Tibisay: Grazie, e con questo sono a due capi del G.d.K.P.... mi basterà la vita per fare il resto?

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  4. Bello, ma perchè non l'hai portato sabato da vedere "dal vivo"????

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