lunedì 10 dicembre 2012

Lavori senza fatica

Ultimamente mi sto dedicando a lavori di tutto relax: niente conti o quasi, schemi praticamente inesistenti e via di questo passo.
Ho deciso di dare una bella botta all'armadio delle lane. Voglio smaltire un po' di gomitoli e matasse che si sono accumulati nei mesi e che rischiano di essere dimenticati.
Ogni tanto vado a rovistare e ritrovo filati di cui quasi ignoravo l'esistenza. Li ho comprati nel tempo con la "chiara idea" di cosa farci. Però li ho accantonati e ora non mi ricordo affatto il modello per cui sono stati acquistati.
Il risultato è che mi trovo con quantità ben precise di filato e non è che possa sbizzarrirmi più di tanto. Esempio, se voglio fare uno scialle che richiede 600 metri di filo e io ne ho acquistati 350, dovrò ripiegare su qualcosa d'altro, anche perché ormai è impensabile ritrovare lo stesso bagno e la tinta non sarebbe più la stessa, ammesso di trovarne ancora.
Ho iniziato allora a smaltire ciò che avevo. Di alcuni filati non avevo nemmeno più la fascetta, perché sono stati recuperati da lavori che ho disfatto.
In ordine di esecuzione vi posso mostrare il gilet per Anna, che, con poca fantasia, ho chiamato Brown vest (ma va?)


Il filato me lo ha acquistato lo scorso anno un'amica all'Hobby Show e purtroppo non sono in grado di dirne la composizione. Posso dire però che è molto morbido e caldo, anche se tende a fare i pallini...
Dopo il gilet, ho lavorato per Sara, che ha voluto i mezzi guanti. Il modello è il Susie Rogers' Reading Mitts. Facili e veloci. Con loro ho finito l'ultimo gomitolo di Rowan Pure Wool DK che avevo in casa, così mi sono tolta il pensiero.

Sempre poi con altra lana riciclata, che una volta era un gilet di Sara, ho realizzato un paio di calzine, chiamate Koighe. Ne avevo fatte in passato già un altro paio, ma mi serviva avviarle adesso perché due delle mie allieve, Zofia e Betty, hanno deciso di lanciarsi nella realizzazione del loro primo paio di calze, e volevo avere un campione da mostrare.


Ora sui ferri ho un altro paio di calzine, stavolta rosse, da abbinare ad un altro paio di mezzi guanti, sempre rossi, il tutto per Sara. A dire il vero a lei non piace molto il rosso, ma servono per il saggio di danza del 22 dicembre. L'insegnante ha chiesto sciarpa, calze e guanti perché devono rappresentare i folletti. Nel famoso armadio delle lane avevo giusto un gomitolone rosso, solitario, residuo di un golf vecchio vecchio e così ho fatto fuori anche lui.
Mi sta prendendo il "sacro fuoco" come diciamo in casa quando si vien presi dalla voglia di fare pulizia. Speriamo che duri un bel po', così magari riesco a svuotare qualche scatola e a realizzare qualcuno dei lavori che ho messo nella lunghissima coda dei lavori "da fare as-so-lu-ta-men-te"!

6 commenti:

  1. ripulire l'armadio, ha prodotto degli ottimi risultati.....

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  2. Che brava! Virtuosa, virtuosissima!!! Dovremmo prendere tutte esempio da te!!! (detto mentre paga una scorta di Rowan con paypal... :D )

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  3. @ Andreina: grazie!
    @ Tibisay: a te lo posso confidare, ma il vero motivo per cui faccio pulizia nell'armadio, è che non ci sta più niente, e io ho in mente l'acquisto di alcuni filati niente male...

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  4. Aaaaah... barava! Anche io sto cercando di fare fuori un bel po' di matasse, ma non so come mai quando voglio avviare un lavoro manca sempre la lana giusta, ahahahha!!!
    Scherzi a parte, anche io sto cercando di smaltire, temo che prima o poi le tarme scovino il mio tesssoro....

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