giovedì 5 gennaio 2012

Tutorial topdown: io ci provo

Il titolo è un po' ridondante, in effetti. Perché non posso proprio definire quel che andrò a scrivere un vero e proprio tutorial, almeno non nel senso stretto del termine.
Diciamo, piuttosto, che vuol essere un tentativo di accompagnare chi ha già qualche idea su quello che vuol fare.
Nei post precedenti avrete seguito la vicenda del maglione "Lapislazzuli". Ora, come avrete notato, è finalmente terminato e, col senno di poi, posso dire che è stato più difficile affrontarlo dal punto di vista teorico che pratico.
Mi preoccupava la costruzione di un capo topdown, ovviamente senza cuciture, e con le maniche inserite. Ma è stato più facile del previsto.
E' necessario conoscere, anche se a grandi linee, la tecnica dei ferri accorciati (short rows). Io ho scelto il wrap/turn e mi sono fatta una scorpacciata di video su YouTube.
Molto, ma proprio molto del merito va ad Antonella, che mi ha spiegato cosa si può e si vuole ottenere con questa tecnica, cosa che, ammetto, mi era piuttosto oscura...
Oltre alle maniche, io ho inserito dei ferri accorciati anche nel punto seno, per creare quello che in sartoria sono le "pences" e che non pensavo minimamente si potesse ottenere con i ferri e la lana.
Nei maglioni che d'ora in poi farò per me dovrò prevederne anche sulla pancia, che, ahimè, è il mio punto debole...
Io provo a esporvi quello che ho "elaborato". Spero che sia tutto chiaro, in ogni caso non esitate a chiedere per chiarire dubbi e timori.

campione a m. rasata con ferri n. 3,5 = 22 m x 32 ferri
Come per ogni altro capo realizzato topdown, le prime misure da prendere sono quelle del collo e delle spalle. Da qui si parte, come per il topdown con le maniche a raglan, per la costruzione del capo.
Bisogna misurare la larghezza dietro, da spalla a spalla e misurare la parte da destinare al collo.
Nel mio caso la misura totale era di 41 cm e ho previsto 15 cm centrali per il collo. Di conseguenza le spalle misurano 13 cm ciascuna.
Confrontando i cm con il mio campione ho avviato 90 maglie, così suddivise: 29 per la prima spalla, 32 per il collo e 29 per la seconda spalla.
 
Ho avviato i punti con il metodo “provisional cast on” perché è indispensabile poter riprendere i punti dell’avvio e lavorarli in entrambe le direzioni.
Cercherò di spiegare come e perché.
I punti avviati all’inizio sono la linea che divide il davanti dal dietro, quindi è necessario, dopo aver lavorato un primo pezzettino del dietro, ripartire dagli stessi punti per lavorare il davanti.
La fotografia può aiutare a capire.

Come si vede dall’immagine i punti del collo dietro sono ancora sul filo di scarto, mentre i punti delle spalle sono stati lavorati in entrambe le direzioni per formare il dietro e il davanti.
Per sagomare le spalle si lavora con le short rows o ferri accorciati. E’ necessario stabilire quanto vogliamo “alta” la nostra spalla (considerando che poi si lavorerà il davanti in modo speculare) e quindi bisogna suddividere i punti delle spalle in base a quanti ferri accorciati dovremo inserire.


Ricapitolando, si avviano le maglie con un avvio provvisorio, si lavora un ferro a diritto, uno a rovescio (inserendo i marker per comodità) e si procede poi con i ferri accorciati fino all’altezza desiderata.
A questo punto si riprendono i punti delle due spalle davanti, mettendoli sullo stesso cavo (la foto di
prima forse aiuta a capire).
E’ ovvio che per ogni sezione del lavoro (dietro, davanti dx e davanti sx) bisognerà utilizzare un gomitolo diverso e questo rende poco agevole il lavoro. Dura solo fino al sottomanica, poi si può proseguire sul corpo del maglione con un solo gomitolo. Altro consiglio scontato, utilizzate un cavo sufficientemente lungo…
Ripresi i punti del davanti, si lavora allo stesso modo, cioè un ferro diritto, un ferro rovescio (solo sul davanti) e poi ferri accorciati come per il dietro, calcolando che mancano i punti centrali che davanti non ci sono per formare lo scollo che va sagomato a piacere, a seconda che si desideri uno scollo a V, uno scollo quadrato o più tondeggiante.
Si lavora sempre diritto fin quasi all’altezza del sottomanica. A questo punto è necessario prevedere alcuni aumenti per dare una buona vestibilità al capo.
Vi mostro la foto tratta dal libro “Knitting from the top” di Barbara Walker, cap. n. 6 “Basic design n. 6, sleeveless sweater”, al quale mi sono ispirata.
Come spiega la Walker, le x sono i ferri accorciati (short rows), mentre i puntini sono gli aumenti, che vedete per il collo e il sottomanica.

Arrivata al sottomanica, ho calcolato la circonferenza del braccio e ho ripreso i punti necessari distribuendoli equamente tra davanti e dietro. Ho stabilito che la parte centrale della spalla, la parte superiore della manica, per intenderci, nel mio caso corrispondesse a 16 punti che ho evidenziato con due marker.
Indicativamente, i punti che ho raccolto io erano 66, così divisi: 25 per il dietro della manica, 16 per la parte centrale della spalla, 25 davanti manica. Ho avviato anche altri 10 punti, sempre con un avvio provvisorio nel sottomanica, per dare una certa libertà di movimento.
Il primo ferro delle maniche l’ho lavorato così (tralasciando i 10 punti aggiunti ex novo):
25 punti diritti, ho spostato il marker, 16 punti diritti, ho spostato l’altro marker, W/T (wrap/turn) sulla prima maglia dopo l’anellino (la prima del secondo gruppo di 25).
il ferro successivo: a rovescio fino al secondo marker, ho spostato il marker, W/T sulla prima maglia.
3° ferro, a diritto fino al secondo marker, sposto il marker, raccolgo la maglia che ho avvolto in precedenza e W/T sulla seconda, e così via fino a raccogliere tutte le maglie.
Per la tecnica W/T mi sono basata sui video trovati su YouTube.

L’ultimo punto che è stato avvolto viene ripreso quando si comincia a lavorare in tondo su tutta la manica, riprendendo anche i punti aggiunti in più, che però io ho poi diminuito nei primi ferri della manica stessa.
La manica va poi lavorata come tutte le altre, in tondo, prevedendo le diminuzioni (nel sottomanica) a seconda della larghezza e lunghezza che si vogliono ottenere.
La seconda manica si lavora allo stesso modo.
Finite le maniche si ricomincia a lavorare sul corpo del maglione. Ho inserito due marker che evidenziassero il davanti e il dietro.
Essendo un maglione da donna, ho previsto una certa “comodità” nel punto del seno.
Ho calcolato che, partendo dalla spalla e arrivando al punto vita, la lunghezza non era la medesima per il davanti e per il dietro (ovviamente).
Da qualche parte, a dire il vero non ricordo dove, avevo letto che se la differenza è contenuta entro i 5 cm, come nel mio caso, l’altezza della pence è di 2,5 cm.
Qui ho fatto un po’ di calcoli.
2,5 cm (altezza pence) x 3.2 (ferri/cm secondo il mio campione) = 8 ferri. Visto che i wrap/turn si calcolano su due ferri (andata/ritorno) = 4 W/T per lato.
Ho misurato la larghezza davanti e ho sottratto la misura del centro davanti (cioè da un capezzolo all’altro). La misura rimasta, divisa per 2 è la lunghezza di ogni pence.
Se considero A la larghezza davanti, e sottraggo B, cioè la misura del centro davanti, ottengo C (da
dividere per 2) cioè la misura di ogni pence.
Nel mio caso A = 102 punti –
                       B= 54 punti =
                       C= 48 punti che diviso 2 = 24 punti per parte
Dovendo inserire 4 W/T in 24 punti è chiaro che effettuerò un W/T ogni 6 punti.
La tecnica per i ferri accorciati è la medesima utilizzata per le spalle e per le maniche.
Una volta lavorati i ferri accorciati, si ricomincia a lavorare in tondo su tutto il corpo del maglione.
Ho previsto delle diminuzioni ai fianchi per sagomare il punto vita e poi degli aumenti per i fianchi, come per qualsiasi altro capo.
Arrivata alla lunghezza desiderata, ho lavorato un bordo a coste (come avevo fatto per i polsini delle maniche) e ho chiuso.
Ho ripreso i punti dello scollo e quelli del collo dietro ancora sul filo di scarto e ho lavorato il collo, nel mio caso ad anello.
E’ lavorato tutto a maglia rasata, distribuendo aumenti a distanza regolare perché volevo un collo ampio. E’ alto circa 20 cm.
Questo il risultato finale

9 commenti:

  1. Mi sembra un ottimo tutorial, grazie, lavoro ancora un po' lenta con i ferri circolari ma i risultati sono molto belli, appena finisco i lavori in corso provo.

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  2. Grazie Elena!! Ci voglio provare anch'io ..prima però devo trovare dei circolari decenti, quelli che ho preso sono un po' rigidi e non vanno molto bene..Ciao!!

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  3. Ciao Elena! Sei proprio bravissima! Anche io sto sferruzzando un po'...chiaro che i miei lavori sono molto più semplici e meno elaborati dei tuoi, magari un giorno o l'altro posto qualcosa.
    Continua così ti seguo sempre!!!
    Mari:)

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  4. grazie Elena come avevi promesso hai fatto il tutorial anche se mi avevi già fatto capire con poche semplici parole il tutto,grazie sei unica

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  5. le tue spiegazioni sui top-down sono sempre una lettura interessante :)
    fantastico anche questo modello!!!

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  6. Lu Grazie, finalmente con le tue indicazioni potro' imparare a sferruzzare...mi rilassa molto!!!!

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  7. Mi sembra una spiegazione molto chiara, appena finisco il mio azzu's shawl (sono agli ultimi giri) ci provo :-)

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  8. sto iniziando a lavorare a top-down... il tuo tutorial e' molto molto molto utile.grazie <3

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I vostri commenti sono preziosi per me. Lasciano una traccia tangibile del vostro passaggio e contribuiscono a rinsaldare l'amicizia. Grazie dunque per tutto quello che scrivete.

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