Incidente

Oggi la mia Saretta è stata vittima di un incidente scolastico. Non si è capito bene se è inciampata nel piede di una compagna o in uno zaino poggiato a terra, fatto sta che è caduta mentre si stava sedendo dopo l'intervallo.
Una caduta banalissima, ma ha preso un colpo secco in bocca e le è letteralmente volato via l'incisivo superiore sinistro. Naturalmente è un dente permanente...
Grande spavento e tanto male. Recuperato il dente, che per fortuna era integro, con tutta la sua radice bella lunga, siamo corse dalla sua dentista che glielo ha rinfilato nella gengiva.
E' stata bravissima. Ha sentito male, naturalmente, sia quando il dente è caduto che quando lo ha reinserito. Era sdraiata sulla poltrona della dentista, con le gambine tese, le sollevava per il dolore, ma a parte qualche gemito non ha fatto scene. Non si è mossa, niente.
Una donnina, davvero.
Ora il dente è di nuovo nella sua sede, "incollato" ai denti vicini con una striscia di collante. Speriamo che la gengiva lavori bene e che il dente non sia perso.
Mi spiegava la dottoressa che c'è la possibilità che si necrotizzi, diventando nero, e che quindi vada devitalizzato o nella peggiore delle ipotesi, rimosso e sostituito.
Speriamo di no. Una delle cose negative è che il dente è stato conservato male. Io non sapevo, e a quanto pare nemmeno insegnanti e personale della scuola sapeva, che bisognava metterlo in un liquido. La saliva di Sara sarebbe stata l'ideale, ma per ovvi motivi non era possibile. Sarebbero andati bene latte, fisiologica o anche solo acqua, invece è stato avvolto in un kleenex e conservato così. Per fortuna dall'incidente al reinserimento sono passati solo 45 minuti, spero un tempo insufficiente per aver fatto troppi danni.
Ora è sul divano, un po' dolorante, ma una partita alla Playstation sembra bastare a consolarla...
Mi ha colpito molto quello che mi ha detto in macchina mentre andavamo dalla dottoressa. Con il ghiaccio appoggiato alla bocca, tutta sporca di sangue, mi fa: "Mamma, però una cosa buona c'è in questo incidente" "Cosa, amore mio?" "Quando ero per terra, piangevo e mi usciva tanto sangue, tutti i miei compagni erano intorno a me, preoccupati, mi consolavano e mi aiutavano. Mi vogliono proprio bene tutti".
E come si fa a non volerti bene, amore mio? Se non avessi avuto fretta di arrivare dal medico avrei fermato l'auto per abbracciarla forte forte.
Oggi ha dimostrato di essere una "grande" e non intendo solo nel comportamento. E' proprio una persona speciale. Spero che non perda mai la capacità di trovare del buono anche in mezzo al dolore.

Io glielo ripeto spessissimo "meno male che ci sei"!
Ed è quello che dico anche a Benedetta e Anna, oltre che a Renato, naturalmente. Meno male che ci siete! Non sarei quello che sono senza di voi.